SESTO FIORENTINO – Ancora niente chiarezza su quanto avvenuto nella scorse settimane nelle mense scolastiche. Lo dice la commissione controllo e garanzia che si è riunita lunedì 27 ottobre per discutere su quanto avvenuto di recente con la presenza di vermi nel riso e nel pollo alla Vittorino da Feltre. “Avevamo chiesto documentazione cartacea e fotografica, ma l’azienda non ha portato nulla – afferma in una nota il presidente della commissione Daniele Brunori – Si è limitata a dire che “i vermi non erano vivi”, che “erano pochi”, che “le procedure sono state verificate” e che “il pollo era rosa perché vicino all’osso” spiegazioni che lasciano francamente più dubbi che certezze. L’impressione è stata quella di un’azienda in difficoltà, sulla difensiva, e pienamente consapevole di aver ormai perso la fiducia dei genitori, già duramente scottati dal precedente caso della salmonella, per il quale risultano oltre 30 richieste di risarcimento danni ancora in corso. Una perdita di fiducia che, va detto, è stata ammessa anche dall’assessore competente durante la seduta”.
Non è stato solo l’atteggiamento espresso dai rappresentanti dell’azienda delle mense scolastiche a colpire la commissione, ma spiega il presidente Brunori, si è trattato di un “disagio evidente anche nell’atteggiamento del sindaco, che invece di entrare nel merito e difendere con trasparenza la propria “creatura”, ha preferito attaccare il sottoscritto, criticando il modo in cui comunico o parlando addirittura di risultati elettorali. Insomma, la solita palla in tribuna di chi è in difficoltà e non riesce a difendere restando sull’argomento”. “E come se non bastasse, – prosegue Brunori – alcuni consiglieri di maggioranza hanno approfittato della seduta per parlare fuori tema, citando persino la sugar tax e attaccando il Governo nazionale un atteggiamento che conferma quanto sia difficile per questa amministrazione mantenere il confronto sui fatti concreti, quando si tratta di ammettere problemi evidenti sul territorio. Rimaniamo inoltre perplessi e preoccupati di fronte al fatto che Qualità e Servizi si permetta di andare nelle scuole a dire ai bambini che “nel cibo bio può capitare di trovare dei vermi”. Un messaggio completamente sbagliato, che non educa alla qualità ma normalizza l’errore. Crediamo che per riconquistare la fiducia delle famiglie serva altro: chiarezza, controlli veri e un cambio di passo nella gestione. E ci auguriamo che gli aumenti dei costi già preannunciati in Commissione bilancio non ricadano ancora una volta sulle famiglie”.
