Monia Monni (Pd): “Tariffe acqua, no a soluzioni populiste”

SESTO FIORENTINO – “No a soluzioni populiste che graverebbero solo sulle famiglie più numerose”. Così la vice capogruppo del Pd Monia Monni è intervenuta in consiglio regionale nel dibattito riguardo a una mozione proposta dal M5S in cui si chiede che vengano resi gratuiti ai cittadini i primi 50 litri di acqua potabile ad uso […]

SESTO FIORENTINO – “No a soluzioni populiste che graverebbero solo sulle famiglie più numerose”. Così la vice capogruppo del Pd Monia Monni è intervenuta in consiglio regionale nel dibattito riguardo a una mozione proposta dal M5S in cui si chiede che vengano resi gratuiti ai cittadini i primi 50 litri di acqua potabile ad uso domestico. “La tariffa, – ha spiegato Monni – ormai da qualche anno, è decisa dall’autorità idrica Toscana (l’assemblea dei Comuni) e dall’Autorità per l’Energia Elettrica, gas e servizio idrico, un’autorità indipendente, e ha la caratteristica di dover coprire il costo del servizio, motivo per il quale, come ricordato anche dai 5 Stelle, la gratuità dei 50 litri di acqua sarebbe solo fittizia, perché il costo degli stessi sarebbe da spalmare sugli altri consumi. Si propone di caricarla sui consumi eccedenti ma, per esempio, Publiacqua attualmente ha due fasce di eccedenza in cui ricadono necessariamente le famiglie numerose, che consumano, come metri cubi/persona, magari la stessa quantità di acqua di una famiglia di due persone, ma che essendo, appunto, numerose, pagano bollette due/tre volte più alte. In questo modo si aggraverebbe ulteriormente il costo sostenuto da tali famiglie. A farne le spese sarebbe anche il sistema produttivo, con riflessi di varia natura. Infatti, per rendere sostenibile comunque la tariffa nei consumi di eccedenza, una parte dei costi oggi sostenuti dal sistema delle famiglie dovrebbe essere spostato su quello produttivo”. “Sono entrata nel merito politico e tecnico della mozione del Movimento Cinque Stelle – ha aggiunto Monni entrando nel merito delle affermazioni rivoltale dal consigliere Giannarelli su suo passato ruolo nel Cda di Publiacqua – perché ritengo che compito di tutti i consiglieri sia quello di rispondere, in linea con i propri convincimenti e con adeguatezza alle varie iniziative presentate. Il consigliere Giannarelli, incapace di rispondere nel merito, ha deciso di adottare la linea dell’attacco personale affermando che non avessi “titolo” a parlare di certe questioni. Io vado fiera dell’impegno che ho svolto nel Cda di Publiacqua, come rappresentante dei Comuni, un ruolo che ho sempre onorato”.