Monticelli (Fare Città) a gamba tesa sull’aeroporto: “No a un ampliamento. Ricorreremo alla giustizia amministrativa, pronti alla protesta”

CAMPI BISENZIO – “Nessuna sorpresa così come i toni trionfalistici tipo “grande vittoria, il Ministero ha dato il via libera, Firenze avrà l’infrastruttura che merita”, sorprendono per la loro superficialità e inesattezza”: entra a gamba tesa il capo gruppo di Fare Città, Marco Monticelli, sulla questione aeroporto. E lo fa per ribadire una posizione che […]

CAMPI BISENZIO – “Nessuna sorpresa così come i toni trionfalistici tipo “grande vittoria, il Ministero ha dato il via libera, Firenze avrà l’infrastruttura che merita”, sorprendono per la loro superficialità e inesattezza”: entra a gamba tesa il capo gruppo di Fare Città, Marco Monticelli, sulla questione aeroporto. E lo fa per ribadire una posizione che da sempre lo contraddistingue insieme al suo gruppo consiliare. “Dopo il Nurv e la giunta regionale, – aggiunge – la commissione Via-Vas del Ministero dell’ambiente ha approvato il Masterplan 2035 con tredici prescrizioni, a breve arriverà anche quella del Ministero dei beni culturali. Stavamo aspettando questo parere, ci stavamo preparando da anni e come la volta scorsa ricorreremo alla giustizia amministrativa, contro un progetto che per noi cittadini, differisce da quello precedente per qualche grado di inclinazione a sfavore dell’abitato di Capalle. Dopo l’ultima alluvione e in un contesto idrogeologico molto peggiorato, prevedere la deviazione del Fosso Reale, che tra l’altro ha subito una rottura a novembre 2023, appare gravemente superficiale. E’ prevista addirittura, in prossimità dello stesso fosso l’interramento di via dell’Osmannoro ad alto flusso di circolazione, sotto attraversando la pista per 600 metri”.

“Questa scelta, – aggiunge – anche se compensata da opere accessorie, in prossimità di un canale esondabile con il Fosso, ci appare alquanto pericolosa perché i calcoli probabilistici si infrangono nelle sempre più frequenti “situazioni estreme” non facilmente prevedibili. Tale modo di operare appare ancora più preoccupante, tenendo conto che in tutti gli ambienti scientifici e ambientali si parla di sicurezza dell’intero sistema interconnesso e non più della singola opera e che il tempo di ritorno degli eventi alluvionali non è più duecentennale, ma molto più breve anche per le abnormi portate. Considerato che per il nuovo aeroporto sarebbero previsti almeno 150 milioni di fondi pubblici, mentre non esistono risorse per la messa in sicurezza del sistema delle acque basse, chiediamo alla Regione Toscana atti di programma che prevedano la messa in sicurezza idraulica prima di deviare il Fosso Reale”.

“Circa venti giorni fa – spiega Monticelli – l’accordo fra Pd e M5S, sanciva il rilancio di Pisa, come principale Hub, recuperando la classificazione ICAO recentemente persa anche con la “complicità” della Regione e integrando lo scalo alla rete dell’alta velocità, progetti che sono fermi da oltre 15 anni e che opportunamente si è sempre evitato di perseguire e mettere in atto. Pochi giorni dopo, Giani rivendicava lo sviluppo di Peretola, scatenando una polemica politica accesa per l’incompatibilità evidente con l’accordo precedente. Per la Regione Peretola e Pisa si devono sviluppare entrambi, scelta questa che appare gestionalmente assurda, dato che Pisa, dovrà poi confrontarsi con un concorrente fortissimo, all’interno del suo stesso gruppo”.

Per poi concludere: “I conti non tornano, Capalle, conta più di 3.000 abitanti e sarebbe sorvolato a 240 metri su tutti gli atterraggi. Campi, nei momenti di intenso traffico aereo, potrebbe essere sorvolato in decollo, oltre che sulla zona industriale, anche sull’abitato, perché è prevista anche una virata a sinistra e facciamo presente che i motori sono molto più rumorosi che in atterraggio. Ricordiamo che per gli attuali cittadini interferiti dai problemi acustici, che per loro non sono più 40.000, ma soltanto 2.000, nessuno ha messo mano al portafogli per mettere le loro abitazioni a norma di legge, cosa che doveva avvenire già dal 2003. Ci chiediamo se questo potrebbe accadere anche ai nuovi sorvolati campigiani e che fine farebbe il loro diritto a vedere tutelata la salute e la qualità della vita. Pertanto, a nome delle forze politiche che rappresentiamo, ribadiamo la nostra assoluta contrarietà al Masterplan 2035 e, in generale, a un ampliamento dello scalo di Peretola e organizzeremo manifestazioni di protesta ed eventi informativi, perché il territorio e i cittadini non possono subire le rovinose incongruenze di questo tipo di politica”.