CAMPI BISENZIO – Il ballottaggio si avvicina a grandi passi. E anche il Movimento 5 Stelle, che non ha partecipato per i noti motivi alla contesa elettorale, in vista dell’appuntamento con le urne che deciderà chi sarà il futuro sindaco di Campi Bisenzio, interviene nel dibattito politico. Con cinque domande che rivolge ai candidati Emiliano Fossi e Maria Serena Quercioli e che riproponiamo ai nostri lettori.
Aeroporto
Il Movimento 5 Stelle è contrario a tale opera perché danneggia in modo irreparabile i cittadini di Campi Bisenzio e favorisce solo gli imprenditori privati che realizzano profitto con i finanziamenti pubblici, saccheggiando l’ambiente. Entrambi i candidati si sono pronunciati contro la realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze, ma è evidentemente vero che entrambi hanno come “azionisti di riferimento” dei partiti politici che invece tale opera la vogliono eccome (Pd, Forza Italia e Lega rispettivamente). Quale forza/credibilità ha un sindaco che si oppone a un’opera di portata sovracomunale, quando non vuole, o non può, o non riesce a svincolarsi da chi detta la linea politica?
Inceneritore
Il Comune di Campi è fanalino di coda per la raccolta differenziata nella Piana; in 5 anni la giunta Fossi non è riuscita a cambiare tale pessimo risultato (dal 49% del 2013 al 55% di fine 2016, ultimo dato pubblico). È evidente che l’assessore all’ambiente Ciambellotti non è stato all’altezza dell’incarico. È intenzione del futuro sindaco individuare figure di comprovata capacità per tale importante assessorato? Nel marzo del 2015 l’iniziativa popolare per aderire al protocollo “Rifiuti Zero” è stata respinta dal sindaco Fossi e dalla sua maggioranza, le opposizioni M5S e Forza Italia votarono a favore. Nei rispettivi programmi elettorali purtroppo non si fa cenno a questo tema: i candidati a sindaco hanno intenzione di iscrivere il Comune al protocollo “Rifiuti Zero”? In che tempi?
La dismissione delle quote Alia è stata votata dalla maggioranza Fossi, d’altra parte nel programma Quercioli è caldeggiata la dismissione delle società partecipate per favorire l’iniziativa privata. In che modo si pensa di poter influire sulle politiche di gestione rifiuti, visto il disimpegno diretto del Comune? Un controllo di seconda sponda (tramite Consiag) come può renderci più influenti?
Sia il Pd, per voce di Fossi, che Forza Italia, per voce di Gandola, propongono l’allargamento dell’Ato rifiuti alla Regione: anche in questo caso il Comune potrà contare oggettivamente di meno e prevarranno le scelte politiche regionali. Come si concilia questo con l’interesse dei cittadini di Campi?
Impianto liquami
Per il M5S la costruzione dell’impianto smaltimento liquami (186.000 tonnellate/anno) è il segnale che il territorio di Campi Bisenzio viene svenduto a chi non si fa scrupoli nel portare le funzioni più scomode nel nostro territorio. Il sindaco Fossi ha avvallato tutte le pratiche per la realizzazione dell’impianto sia in ambito comunale che in ambito di Città Metropolitana, l’assessore Salvi ha addirittura affermato che tale impianto è una “opportunità” per Campi. Nel programma elettorale di Quercioli il problema non è affrontato, ma è noto il favore con cui Forza Italia ha sempre accolto qualunque iniziativa privata sul territorio.
Cosa hanno da dire i rispettivi candidati ai cittadini che giustamente vogliono vedere il proprio territorio valorizzato e non relegato a discarica metropolitana?
Emergenza abitativa
Il Movimento di Campi è stato in prima linea per spronare l’amministrazione a dare risposte concrete all’emergenza abitativa. La risposta di Fossi, a nostro avviso del tutto insufficiente in questi 5 anni, dovrebbe concretizzarsi nel suo futuro programma con la realizzazione di 48 nuovi appartamenti popolari (zero quelli realizzati nei 5 anni passati). La risposta della Quercioli invece si concentra sulla verifica dei requisiti degli assegnatari attuali e su nuovi criteri che favoriscano i cittadini con maggiore anzianità di residenza. A parte da differente impostazione “ideologica”, quali sono gli elementi concreti per cui la casa popolare potrebbe diventare davvero uno strumento di solidarietà efficace e immediato per le famiglie (o i singoli) che si trovano nel giro di pochi mesi a perdere il lavoro e quindi anche la casa? Come sarà ribaltato lo stato attuale in cui l’alloggio popolare semplicemente non c’è oppure diventa disponibile in tempi biblici?
Sicurezza
La giunta Fossi ha parlato a lungo di “insicurezza percepita” che non corrisponderebbe alla realtà, sbandierando statistiche secondo le quali gli episodi criminosi sono in diminuzione. Forza Italia invece ha cavalcato a lungo il tema sicurezza per attaccare l’amministrazione. Tuttavia i due programmi elettorali sono sostanzialmente identici, si basano sul rafforzamento dell’organico di Polizia Municipale (il famoso terzo turno) e l’installazione di telecamere. Quali elementi oggettivi ha il cittadino per valutare la credibilità e l’efficacia delle proposte?