Nel calendario del 2018 forme e colori del territorio signese

SIGNA – Grazie alla preziosa collaborazione fra l’Associazione Scambi Internazionali e il comune di Signa, anche per il 2018 è stato prodotto un calendario “particolare” che, seguendo la tradizione dei precedenti anni, “vuole offrire ai cittadini signesi e a chiunque sia appassionato di questa comunità – spiega l’assessore alla cultura Giampiero Fossi – sensazioni visive […]

SIGNA – Grazie alla preziosa collaborazione fra l’Associazione Scambi Internazionali e il comune di Signa, anche per il 2018 è stato prodotto un calendario “particolare” che, seguendo la tradizione dei precedenti anni, “vuole offrire ai cittadini signesi e a chiunque sia appassionato di questa comunità – spiega l’assessore alla cultura Giampiero Fossi – sensazioni visive belle e cariche di significato”. Dopo due anni dedicati alla storia e alle immagini più antiche del nostro territorio, infatti, per il 2018 è stato deciso di riproporre un percorso fotografico legato a particolari visioni del presente attraverso scatti che avanti tutto hanno voluto sottolineare il “pathos” di alcuni ambienti signesi, ovvero una serie di immagini non consuete, talvolta proposte da luoghi non sempre accessibili, che permettono di vedere con gli occhi dell’emozione una realtà di cui a torto pensiamo già di conoscere completamente ogni aspetto. Francesco Catolfi, autore delle fotografie, messe a disposizione gratuitamente, “coglie del nostro paesaggio forme e colori – aggiunge Fossi – e restituisce con i suoi scatti un nuovo spirito a certi luoghi che porta alla riscoperta di più profondi sentieri dell’anima. Sfogliando i mesi del calendario troviamo immagini particolari di ambienti sconosciuti capaci di restituirci Signa sotto una nuova luce che ne esalta vita e bellezza. Come di consueto i 365 giorni dell’anno saranno accompagnati dalle icone caratteristiche dello zodiaco e delle lune e avranno, accanto al nome dei santi e delle festività, l’indicazione di particolari momenti inerenti la vita di Signa e di ciò che ad essa è più vicino”.