Nuovo Dpcm. Il sindaco Falchi “Indicazioni poco chiare e troppa burocrazia”

SESTO FIORENTINO – “Abbiamo sentito ieri sera le parole del presidente Conte che ha illustrato le nuove misure che entreranno in vigore a partire dal 4 maggio nel nuovo decreto. Non vi nascondo l’amarezza e una certa contrarietà anche per  l’approccio che mi sembra il Governo abbia deciso di seguire per la Fase 2”. E’ […]

SESTO FIORENTINO – “Abbiamo sentito ieri sera le parole del presidente Conte che ha illustrato le nuove misure che entreranno in vigore a partire dal 4 maggio nel nuovo decreto. Non vi nascondo l’amarezza e una certa contrarietà anche per  l’approccio che mi sembra il Governo abbia deciso di seguire per la Fase 2”. E’ quanto affermato in videoconferenza su Facebook pochi minuti fa dal sindaco Lorenzo Falchi. Il sindaco ha ribadito che “giustamente si mettono date più o meno precise per la riapertura di alcune attività economiche e sappiamo bene le difficoltà che stanno vivendo alcuni commercianti e alcuni artigiani, una parte importante del nostro tessuto produttivo e ci sarebbe bisogno da parte del Governo un sostegno economico”.

Il sindaco ha sottolineato che mancano indicazioni imporatati. “Abbiamo ci pare di capire – ha detto Falchi – che apriranno a settembre la scuole, ma fino ad allora non è stata fornita alcune indicazione su come affrontare la vita dei minori e non può essere demandato alle famiglie. C’è poi tutto un tema di sostegno all’economia: partite Iva, commercianti, manca un aiuto all’economia a chi è in difficoltà ormaii da due mesi. E’ giusto far ripartire in sicurezza ma è anche giusto dare dei segnali più forti a quelle persone in difficoltà che si chiedono se riusciranno a far partire la loro attività dove il lockdown”.

“La difesa della salute è il primo aspetto che dobbiamo affrontare – ha detto il sindaco – ma anccanto a quello la vita va avanti e dobbiamo essere in grado di dare risposte. C’è un aspetto carente in questa fase 2: si dice che tutto funzionerà con la responsabilità e l’attenzione da parte di ognuno di noi e io sono d’accordo, ma allora ha poco senso mantenere alcuni aspetti burocratici a volte anche grotteschi come motivi per spostarsi non chiari, una nuova autocertificazioe. In questo momento era opportuno dare segnali chiari, non mancheremo di farci sentire anche con il Governo”. E.A.