SESTO FIORENTINO – Una linea di confine tratteggiata da scarichi di rifiuti, anarchiche isole di scarti cresciute tra gli slarghi che si formano sui marciapiedi o tra gli accessi dei cancelli di molte aziende. Cataste di sacchetti di rifiuti ingombrano il passaggio sui marciapiedi, apprezzano quelle montagne di scarti formiche e topi e il fetore si confonde con il grande caldo di questi giorni. Siamo all’Osmannoro, nella strada di confine tra Sesto Fiorentino e Firenze, l’ultimo tratto di una zona nata con grandi progetti, ma che oggi sembra incompleta, come quelle persone di cui si dice “ha grandi potenzialità” e poi tutto si esaurisce in un penoso talento inespresso. Questo è l’Osmannoro. Un quadrante di alberghi e aziende, di capannoni utilizzati dai cinesi, grandi strade di passaggio, ma anche zona residenziale. Nei condomini ci vivono famiglie che questa mattina hanno voluto raccontarci le difficoltà di abitare qui, le richieste avanzate ai Comuni di Sesto Fiorentino e di Firenze e quelle presentate ad Alia affinché i rifiuti non stazionino per giorni e giorni in queste strade. Controllo e sicurezza, chiedono i residenti e anche rispetto delle regole, in fatto di igiene ambientale e smaltimento dei rifiuti da parte della comunità cinese molto presente in questa area. Ad ascoltare le richieste dei residenti, questa mattina, la capogruppo di Forza Italia a Sesto Fiorentino Maria Tauriello e il capogruppo di Forza Italia a Firenze Jacopo Cellai.
“Per spiegare ai cinesi che si trovano qui – raccontano i residenti – abbiamo pensato di rivolgerci a Inside Osmannoro e chiedere allo Sportello una traduzione nella quale far capire i giorni di ritiro dei rifiuti secondo il porta a porta e il comportamento da tenere quando si smaltiscono i rifiuti. Ci siamo rivolti allo sportello, ma ci è stato detto che occorre avere l’autorizzazione del funzionario del Comune capofila ovvero di Sesto Fiorentino, che si occupa di questo servizio. Insomma per velocizzare i tempi abbiamo fatto tradurre a nostre spese alcuni capelli informativi sul comportamento da tenere”.
“Qui ci sono problemi di sicurezza stradale, problemi legati all’igiene sia per i rifiuti non ritirati che per il mercatino degli ortaggi allestito dai cinesi – spiegano i residenti dei condomini mostrando le isole di rifiuti che sorgono di fronte ai palazzi, alle aziende, ai parcheggi – Anche per depositare i rifiuti del porta a porta dobbiamo farlo dalle 20 la sera, ma non è stato indicato fino a che ora e quindi qui si smaltisce di continuo. Non abbiamo le campane per il vetro e qui i rifiuti sono cibo per topi”.
Rifiuti e anche sicurezza nella viabilità. “Abbiamo chiesto ai Comune di uniformare la luce dei lampioni – dicono i residenti – perché da un lato della strada ci sono quelli Led e dall’altro quelli normali che vengono soffocati dalle nuove luci creando zone di ombra. C’è poi la difficoltà ad attraversare la strada sia per la scarsa luce che per la velocità delle vetture. Ma niente è cambiato, non ci hanno ascoltato”.
Una delle difficoltà di abitare sul confine tra due comuni è anche quella di rendere omogenei i servizi che cambiano attraversando la strada. “Il sindaco Falchi non si è mai visto nonostante le nostre continue richieste a venire qui – dicono i residenti – qualche tempo fa è venuta l’assessore Kapo, ma niente è stato risolto. Abbiamo fatto segnalazioni ad Asl e ad Alia. Tutto tace. Eppure qui non ci sono solo aziende ci siamo anche noi, forse siamo pochi, ma noi abitiamo qui”.
“Siamo venuti qui due anni fa – dice Tauriello – la situazione da allora non è cambiata. Ci sono ancora mucchi di rifiuti e scarsa sicurezza. Avevamo chiesto, allora, un presidio della Polizia municipale, ma anche quello non è stato fatto e si è tradotto nello Sportello Inside Osmannoro. Ma guardano oggi qui tutto è rimasto come due anni fa”.