PRATO – Prima seduta ieri, mercoledì 3 luglio, del nuovo consiglio comunale di Prato eletto dalle urne il 10 giugno. In un Salone consiliare gremito di pubblico la seduta si è aperta con lo squillo delle chiarine del Corpo dei Valletti comunali e i rintocchi della Risorta, la campana civica di Palazzo Pretorio. Come vuole la legge c’è stata l’ufficializzazione degli eletti in Consiglio e il giuramento sulla Costituzione della sindaca Ilaria Bugetti, la prima donna nella storia di Prato a ricoprire questo incarico.
Fra il pubblico erano presenti il presidente del Tribunale di Prato Francesco Gratteri, il Procuratore della Repubblica di Prato Laura Canovai, il Vicario Generale della Diocesi di Prato don Daniele Scaccini, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il vice-comandante del comando di Prato dei Vigili del Fuoco Enrico Mencagli, il comandante della Polizia Muncipale di Prato Marco Maccioni e il deputato del Pd Marco Furfaro.
Complessivamente i consiglieri sono 32, di cui 20 per la maggioranza e 12 per l’opposizione. Più nello specifico 15 seggi al Pd, 1 alla lista Sinistra Unita Prato con Bugetti, 1 al Movimento 5 Stelle, 2 alla lista la Forza del Noi e 1 alla lista Questa è Prato, mentre per la minoranza 5 alla lista Gianni Cenni sindaco, 1 alla Lega, 5 a Fratelli d’Italia, 1 a Forza Italia. Dopo la nomina a far parte della giunta, Benedetta Squittieri, Marco Sapia, Maria Logli e Chiara Bartalini hanno lasciato il posto in consiglio ai primi dei non eletti: Derio Bacci, Paola Tassi e Stefano Nesi del Pd e Carmine Maioriello del Movimento 5 Stelle.
I capi gruppo saranno Monia Faltoni per il Pd, Lorenzo Chiani per la lista Sinistra Unita Prato Con Bugetti, Carmine Maioriello per il Movimento 5 Stelle, Rosanna Sciumbata per la lista La forza del Noi, Enrico Romei per la lista Questa è Prato, Leonardo Soldi per la lista Gianni Cenni Sindaco, Claudiu Stanasel per la Lega, Tommaso Cocci per Fratelli d’Italia e Rita Pieri per Forza Italia. Come da tradizione ad aprire i lavori è stato il consigliere che ha ottenuto il numero più alto di preferenze, in questo caso Lorenzo Tinagli del Pd con oltre 850 voti, già presidente della Commissione consiliare 2 nella scorsa legislatura. Subito dopo l’assemblea ha eletto il nuovo presidente del consiglio comunale e con 13 voti favorevoli, 7 schede bianche 1 nulla ad occupare la carica sarà proprio Lorenzo Tinagli. Eletti vice-presidenti Matilde Rosati del Pd e Claudiu Stanasel della Lega.
“In questi cinque anni lavoreremo per rendere Prato più bella ed europea, ancora più operosa e accogliente. Mai ripiegata su se stessa, mai chiusa ai cambiamenti e impaurita, sempre contemporanea, innovativa ed estremamente umana”. E’ la Prato che il sindaco Ilaria Bugetti presenta al consiglio comunale nella seduta d’insediamento. Per poi presentare la sintesi delle proprie linee programmatiche: “Dallo sportello Europa per potenziare il brand Prato e il distretto tessile fuori dai nostri confini al punto di ascolto nelle ex circoscrizioni come strumento fondamentale per l’assessorato alle frazioni, dal potenziamento delle squadre antidegrado di Alia e del pattugliamento delle associazioni di volontariato nelle zone più critiche, al sistema dei parchi e di piste ciclabili. Tra le priorità del programma c’è la mobilità, quella interprovinciale con il potenziamento dei sistemi integrati ferro-gomma che toccherà l’apice con la metrotramvia Prato Peretola, e quella urbana rafforzando i collegamenti tra frazioni e con il centro e i Macrolotti”.
Poi la promessa: “Proseguirà la battaglia di questo Comune contro l’ampliamento dell’aeroporto Vespucci, opera inutile, impattante e fortemente dannosa per il nostro territorio, – ha detto Bugetti – abbiamo appena presentato le nostre osservazioni al procedimento integrato di Vas Via. Se questo non dovesse essere sufficiente, siamo pronti a ricorrere alla giustizia amministrativa, esattamente come ha fatto chi mi ha preceduto. E’ una battaglia che non mi ha mai spaventato e che continuerò a combattere”. Una sottolineatura a parte merita la sicurezza idraulica, diventata ancora più centrale dopo il 2 novembre. “Niente sarà più come prima, – ha detto Bugetti – dunque per prima cosa attueremo il tavolo inter istituzionale per fare una mappatura e dare una priorità ai tanti progetti previsti sul reticolo minore e non solo. Al momento non ci sono certezze sulle risorse del governo. Noi facciamo la nostra parte stanziando le risorse necessarie, circa 850.000 euro, per poter attuare entro fine anno ulteriori ripristini post alluvione e interventi a difesa del suolo, oltre a 400.000 mila euro per la ripulitura dei tratti tombati necessaria per prevenire rischi futuri”.