Prato, “sciopero delle grucce contro lo sfruttamento”

PRATO – Sciopero contro il “supersfruttamento”, così come lo definisce il Sudd Cobas Prato, alla G Plast, fabbrica di grucce in via Fonda di Mezzana al Macrolotto 2 di Prato. “Nelle ultime settimane – spiegano – si è tornati a parlare delle trame che attanagliano la filiera produttiva delle grucce, tra racket e violenze per […]

PRATO – Sciopero contro il “supersfruttamento”, così come lo definisce il Sudd Cobas Prato, alla G Plast, fabbrica di grucce in via Fonda di Mezzana al Macrolotto 2 di Prato. “Nelle ultime settimane – spiegano – si è tornati a parlare delle trame che attanagliano la filiera produttiva delle grucce, tra racket e violenze per il controllo del mercato. L’occasione è stata l’arresto del Comandante dei Carabinieri di Prato, accusato di rapporti basati sulla corruzione con imprenditori cinesi e italiani del distretto. L’indagine sembra essere partita proprio dalle intercettazioni della DDA messe in campo per fare luce sulla “guerra della grucce” che ha visto numerosi episodi di violenza criminale. Al quadro inquietante che ci restituiscono queste indagini, dove all’economica criminale e alla violenza di stampa mafioso si accompagna la corruzione dei livelli più alti dei “tutori della legge”, va aggiunta e non dimenticata la sofferenza di chi lavora”.

“I lavoratori della G Plast – aggiungono – si trovano a scioperare di domenica, poiché per loro non esiste giorno di riposo. Da anni sono costretti a turni di dodici ore per sette giorni la settimana per salari indecenti. Molti di loro non hanno neanche un contratto. Inutile parlare di diritti come ferie, malattia e tredicesime. E’ la “solita storia” che raccontiamo e combattiamo da anni nel distretto. Nel 2022 durante lo sciopero degli operai di altre aziende produttrici di grucce – DIGI, Ruentex e Meta – presentammo un esposto che ricostruiva puntualmente la filiera del supersfruttamento nel settore delle grucce e l’allora esistenza di un “cartello” fondato su racket e supersfruttamento. Lo sciopero iniziato oggi andrà avanti fino alla regolarizzazione dei lavoratori. Già da oggi verrà montato un presidio permanente davanti ai cancelli. Ci piacerebbe vedere i nuovi eletti in consiglio comunale venire davanti a questi cancelli. Perchè Prato è ancora questo. E per cambiarla è qui che bisogna stare: al fianco dei lavoratori che rivendicano legalità, diritti e dignità”.