SIGNA – Un riconoscimento per 60 imprese storiche, femminili, giovanili e start-up. Questo il “senso” del premio “Firenze e il lavoro” promosso dalla Camera di commercio di Firenze e “andato in scena” ieri a Firenze al Teatro della Compagnia. Fra le aziende premiate anche la Filippo Catarzi srl, storica eccellenza signese del cappello, che da oltre centodieci anni porta nel mondo la tradizione manifatturiera locale. Ospite d’onore Paolo Vallesi, che ha intervallato con un medley delle sue canzoni la consegna dei riconoscimenti da parte di presidente della Camera di commercio, Massimo Manetti, e del segretario generale, Giuseppe Salvini.
“La Camera di commercio di Firenze – ha detto il presidente Manetti – ha voluto rilanciare con cadenza annuale questo premio la cui origine risale agli anni Cinquanta e che, accanto alle grandi imprese, dà un riconoscimento alle piccole attività, alle imprese meno strutturate ma non per questo meno dinamiche, che rappresentano l’ossatura dell’economia fiorentina e toscana. Alle imprese abbiamo consegnato un attestato e una spilla realizzata dalla bottega orafa Penko a forma esagonale, la stessa delle formelle del Campanile di Giotto che rappresentano i mestieri dell’uomo. La forma esagonale della spilla si riferisce ai sei giorni di lavoro di Dio nella creazione del mondo. In epoca medioevale queste formelle furono poste alla base del campanile per dire che il lavoro è alla base del tempo, scandito appunto dai rintocchi delle campane. Si annuncia così che il lavoro costante degli uomini ha reso grande Firenze”.
“La storia della Filippo Catarzi rappresenta un orgoglio profondo per tutta la nostra comunità, – ha affermato il sindaco Giampiero Fossi – parliamo di una delle più antiche realtà italiane del settore, un’azienda che da quattro generazioni tiene insieme sapienza artigiana, ricerca stilistica e una manifattura d’eccellenza che affonda le sue radici nella nostra identità territoriale. È una storia nata nel 1910, quando Olderigo Catarzi aprì la sua bottega di “pagliaiolo” e la intitolò al giovane figlio Filippo, dando vita a un’impresa familiare destinata a diventare un punto di riferimento assoluto. Oggi l’azienda è guidata dal pronipote di Olderigo, Maurizio Catarzi, insieme alla moglie Stefania, e continua a innovare senza mai perdere contatto con le tecniche tradizionali: cappelli, borse, accessori in fibre naturali interamente realizzati in Italia. La Filippo Catarzi racconta ciò che Signa è stata e ciò che vuole continuare a essere: una comunità capace di trasformare la qualità del lavoro in una storia di successo. Questo riconoscimento premia non solo un’impresa, ma una cultura del fare, un patrimonio di talento e dedizione che appartiene a tutta la nostra città”.
