Prendi in prestito un pregiudizio e combattilo, la “Human Library” arriva a Campi

CAMPI BISENZIO – Una biblioteca dove i libri sono persone e invece di leggere si ascolta, guardandosi negli occhi e affrontando il proprio pregiudizio, sulla disabilità, sull’omosessualità o sulle minoranze. E’ la “Human Library”, la biblioteca vivente nata in Danimarca nel 2000, portata in Toscana dall’Associazione Culturale Pandora e che il 5 maggio arriva anche […]

CAMPI BISENZIO – Una biblioteca dove i libri sono persone e invece di leggere si ascolta, guardandosi negli occhi e affrontando il proprio pregiudizio, sulla disabilità, sull’omosessualità o sulle minoranze. E’ la “Human Library”, la biblioteca vivente nata in Danimarca nel 2000, portata in Toscana dall’Associazione Culturale Pandora e che il 5 maggio arriva anche a Campi Bisenzio, alla biblioteca Tiziano Terzani di Villa Montalvo. Protagoniste saranno le associazioni del territorio attive su Campi in diversi settori: dalla disabilità, al disagio giovanile alla diversità di genere. Ci saranno anche 20 richiedenti asilo che già frequentano abitualmente la biblioteca e sono impegnati in attività di volontariato civico con le altre associazioni, eseguendo piccoli lavori come la pulizia e manutenzione.

“Human Library” è un progetto che nasce per abbattere i pregiudizi con la conoscenza, colmando lacune culturali attraverso un confronto diretto. Chi arriva trova coppie di sedie, una di fronte all’altra, e può scegliere i titoli dei “libri viventi”, che altro non sono che le storie delle persone, con l’aiuto dei bibliotecari. Ogni lettura/conversazione dura circa mezz’ora, in modo da poter far circolare il più possibile le storie. Le persone che hanno dato la disponibilità a raccontare la propria vita faranno prima dell’evento del 5 maggio un percorso di formazione con l’associazione Pandora.

“Stiamo vivendo una fase storica in cui la paura tende molto a condizionare le nostre scelte – ha detto l’assessore al welfare di comunità Luigi Ricci – e, nel nostro piccolo, noi rispondiamo con la conoscenza; la conoscenza dei libri che, in questo caso, sono “sostituiti” da storie umane, raccontate dalla viva voce di chi ne è stato protagonista”.

“Si parla sempre di buone azioni – ha aggiunto Eleonora Ciambellotti, assessore alle pari opportunità – e di buone pratiche; l’incontro fra le persone è senza dubbio la migliore buona pratica per superare ogni diversità. Tutto ciò insieme all’ascolto, uno dei valori da recuperare e un buon punto di partenza nelle frenesie della vita quotidiana”.

“Si sfoglia la storia delle persone e parlando le paure e i pregiudizi scompaiono, – commenta il sindaco Emiliano Fossi (il progetto riguarda anche l’assessorato alla cultura guidato da Monica Roso, n.d.r.) – è un’iniziativa dall’impatto emotivo molto forte, che può cambiare la propria prospettiva, ampliandola. E’ un arricchimento culturale per tutti, che implementa il percorso di inclusione e integrazione sociale intrapreso con le associazioni e le realtà che con chi vive un disagio lavorano quotidianamente e a cui va tutto il nostro supporto e ringraziamento”.