CAMPI BISENZIO – Presidio questa mattina dei lavoratori dell’Alba di Montemurlo davanti alla sede di via Gobetti a Campi Bisenzio della Patrizia Pepe. La protesta degli operai è dovuta ai mancati pagamenti da agosto scorso e al contratto non da tessile, ma per pulizie. “Gli operai dell’Alba di Montemurlo hanno lavorato per anni sfruttati con il contratto delle pulizie, con straordinari non pagati, hanno preso pugni in faccia durante i picchetti quando cercavano di tutelare i loro posti di lavoro, – dice Francesca Ciuffi dei Sudd Cobas – inoltre Patrizia Pepe è tra quei committenti che stanno continuando a rifiutarsi di presentarsi al tavolo aperto in provincia a Prato dal presidente Calamai. Un tavolo di filiera importantissimo che sta cercando di lavorare nella direzione del ricollocamento dei lavoratori dell’Alba alle stesse contrattuali agli stessi diritti, insieme ai committenti che stanno sedendo a questo tavolo”. A rischio ci sono 18 posti di lavoro.
“Non riusciano a capire cosa c’è che a Patrizia Pepe non torna di questa ipotesi.- dice Ciuffi – Come è che si possa pensare di tutelare le filiere del Made in Italy fatto diritti e dignità dei lavoratori se in un caso come questo ci si rifiuta di sederci ad un tavolo istituzionale con i rappresentati dei lavoratori con altri committenti cercando di trovare una soluzione ed evitare la perdita di 18 posti di lavoro. I lavoratori dell’Alba non ricevono gli stipendi da agosto. Altri committenti si stanno interessando a questa situazione. I committenti per legge sono responsabili dei pagamenti degli stipendi, se l’azienda non li corrisponde. Anche su questo da Patrizia Pepe silenzio assoluto e noi vogliamo delle risposte sul futuro lavorativo dei lavoratori dell’Alba, risposte sugli stipendi”. Canadian, altro marchio della moda, ha fatto sapere che, invece, siederà al tavolo provinciale. “Ieri – dice Ciuffi – è arrivata la notizia dopo le iniziative che abbiamo fatto davanti ai negozi di Canadian che giovedì il marchio sarà presente al tavolo insieme agli altri per decidere sul futuro dei lavoratori dell’Alba e quindi ancora di più ci viene da chiedere quale sia il problema da parte di Patrizia Pepe per sedersi ad un tavolo istituzionale e discutere e tutelare i diritti delle sue filiere”.
