SESTO FIORENTINO – Insieme per “mandare il PD all’opposizione” è quanto afferma Maurizio Quercioli di Insieme) che raggruppa Possibile, Rifondazione comunista, Alternativa Libera) e Per Sesto Bene comune. Un invito ai suoi elettori e anche al candidato di Sinistra Italiana e Per Sesto Lorenzo Falchi che andrà al ballottaggio con il candidato del Pd Lorenzo Zambini. Invito che Quercioli avanza a Falchi dopo i risultati elettorali, forse inattesi per molti, che hanno visto scendere del 20% il PD e forse hanno sorpreso tutti i gruppi politici, i movimenti, le associazioni.
La lunga notte delle elezioni ha cambiato le carte in tavola e forse, anche per chi si aspettava che il PD arrivasse il ballottaggio non pensava lo facesse con il suo candidato Lorenzo Zambini, al 32%. Risultato che sfiora quello ottenuto da Lorenzo Falchi, 27%. Il ballottaggio potrebbe rimettere tutto in gioco, ma sembra molto difficile: Lorenzo Falchi e la sua coalizione Sinistra Italiana e Per Sesto può farcela con il supporto di Quercioli che, si rende disponibile.
“Le forze che sostengono Lorenzo Falchi hanno la maggioranza dei consensi nell’ambito della sinistra – dice Quercioli – questo risultato dà ad esse il compito di mandare il Pd all’opposizione e di governare Sesto Fiorentino. Ma da soli sarà molto difficile”. Ed ecco che Quercioli tende la mano a Falchi.
“Per questo, io Maurizio Quercioli sostenuto dalla lista civica per Sesto Bene Comune assieme ai partiti che mi sostengono riuniti nella lista Insieme – dice Quercioli – riteniamo doveroso e necessario dare il nostro sostegno a Lorenzo Falchi nel ballottaggio del prossimo 19 giugno contro un PD che metterà in campo tutte le sue potenti forze per vincere”.
L’alleanza tra le liste di Quercioli e quelle di Falchi, conti alla mano, potranno portare il candidato di Sinistra Italiana a vincere la competizione.
“Siamo aperti a costruire qui ed ora quell’unità che con la nostra partecipazione può portare alla sconfitta del PD – dice Quercioli – mediante la procedura prevista dalla legge elettorale dell’apparentamento tra le quattro forze che io e Falchi rappresentiamo, una sconfitta del PD che insieme possiamo portare basata sugli obiettivi che già sono comuni e che si sintetizzano nel no all’inceneritore, sì al Patto con Zero Waste, e no all’aeroporto. Il nuovo sindaco dovrà farsi portavoce della richiesta di una revoca dei provvedimenti finora presi sull’inceneritore poiché non sussiste più il pubblico interesse per la costruzione di quest’opera”.
“L’apparentamento è l’unico modo con cui la legge elettorale maggioritaria consente di dare una rappresentanza equilibrata alla volontà espressa dai cittadini nell’attribuirci il 19,2% dei voti il 5 giugno scorso. Una rappresentanza che sia garanzia per quei cittadini che hanno affidato alla nostra coalizione la fiducia nella coerenza mostrata”.
“Il mandato del sindaco Falchi, come previsto nel suo programma, avrà la preziosa opportunità di riformare radicalmente la modalità di rapporto tra il Comune ed i cittadini. Dare ampio spazio alla cittadinanza attiva ed alla partecipazione informata e consapevole dei cittadini è per noi lo strumento fondamentale per impedire che ‘errori’ drammatici come l’inceneritore e l’aeroporto possano ripetersi – dice Quercioli – Governare assieme e per i cittadini che mi hanno votato è per me, per Sesto Bene Comune e per i partiti di Insieme la condizione per sostenere con pari dignità e con forza il candidato Lorenzo Falchi contro l’arroganza vuota e pilotata del PD sestese. Non si tratta di giochi di poltrone in cambio dell’appoggio, ma di un forte impegno per riformare radicalmente il Comune e per dare un ruolo determinante alla partecipazione attiva e consapevole dei cittadini al governo della città. Gli appelli all’unità che ci stanno giungendo a livello regionale e nazionale, ma soprattutto dai cittadini sestesi, sottolineano il carattere di Sesto Fiorentino nuovamente come laboratorio nazionale della sinistra: tutti siamo chiamati ad essere all’altezza di questo compito, come già accadde nel 1899 con l’elezione di Pilade Biondi, primo sindaco socialista d’Italia”.
A questo punto l’incognita resta l’affluenza. Domenica 5 giugno ha votato solo il 63% degli aventi diritto, al ballottaggio potrebbe verificarsi un altro calo dell’affluenza.