Raid contro Forza Italia: Mugnai (FI) e Gemelli (FDI) chiedono “una ferma condanna”

FIRENZE – Non si sono fatte attendere le reazioni di Stefano Mugnai, coordinatore regionale di Forza Italia, e Claudio Gemelli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, dopo gli atti vandalici che negli ultimi due giorni hanno colpito il comitato elettorale azzurro a Campi Bisenzio. “Nuovo raid, la notte scorsa, alla sede elettorale di Forza Italia a […]

FIRENZE – Non si sono fatte attendere le reazioni di Stefano Mugnai, coordinatore regionale di Forza Italia, e Claudio Gemelli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, dopo gli atti vandalici che negli ultimi due giorni hanno colpito il comitato elettorale azzurro a Campi Bisenzio.

“Nuovo raid, la notte scorsa, alla sede elettorale di Forza Italia a Campi Bisenzio. Dopo le secchiate di vernice rosa, dopo i manifesti strappati, stavolta – ha detto Mugnai – siamo al lumino cimiteriale e alle minacce di morte. Il lumino lo terremo da parte, non si sa mai: ci saltasse la corrente fa sempre comodo. A chi forse è in cerca del suo quarto d’ora di celebrità ricordiamo che la politica non è un talent show e consigliamo di percorrere altre strade”.

“Un clima terribile, una vile aggressione. Se la notte prima era stata della vernice rosa, come il colore dell’unica candidata sindaco donna, a imbrattare uno dei comitati elettorali della coalizione a sostegno di Maria Serena Quercioli – ha detto Gemelli – stanotte sono apparse minacce di morte e un lumino. Fra l’altro a poche ore di distanza dalla cena di Fratelli d’Italia che si è tenuta proprio a pochi metri dal comitato del partito. Scontata la solidarietà agli amici di Forza Italia ma oggi la vicinanza mia personale e di tutta Fratelli d’Italia va soprattutto alla nostra candidata Quercioli per la vile intimidazione. Mi aspetto dagli altri candidati una ferma condanna del gesto e la stessa nostra solidarietà. Il clima a Campi è oggettivamente anomalo ed eccessivamente caldo, si percepisce da tante cose, ma occorre restare all’interno della correttezza della competizione democratica.
Non possiamo permettere che le elezioni diventino un terreno dove è lecita qualsiasi cosa”.