Referendum e centrodestra: Schifani e la Bergamini la pensano così

CAMPI BISENZIO – E’ stato un successo l’incontro promosso dai gruppi consiliari e dai Coordinamenti di Forza Italia di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Campi Bisenzio. Durante l’incontro, introdotto dai saluti di Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, e […]

CAMPI BISENZIO – E’ stato un successo l’incontro promosso dai gruppi consiliari e dai Coordinamenti di Forza Italia di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino che si è svolto ieri pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Campi Bisenzio. Durante l’incontro, introdotto dai saluti di Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, e dei coordinatori comunali Elisa Lotti, Marco Allegrozzi e Nora Sardelli, e moderato da Paolo GandolaMaria Tauriello e Daniele Baratti (capo gruppo Forza Italia rispettivamente a Campi, Sesto e Calenzano), sono intervenuti l’onorevole Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, e il senatore Renato Schifani, coordinatore nazionale dei comitati per il No e presidente emerito del Senato della Repubblica.
“La riforma del Governo Renzi – ha detto Schifani – è  antidemocratica e confusionaria. Da un lato si produce un accentramento del potere in capo all’esecutivo e si depotenzia il Parlamento, dall’altro a dispetto dei titoli non ci si guadagna certo in semplificazione. E’ una riforma confusa nei passaggi decisivi.  E la confusione genera sempre complicazione. Per esempio non si chiarisce cosa succede in caso di disaccordo tra Camera e nuovo Senato. Il Senato avrà il compito di recepire le direttive europee, quindi sarà chiamato a decidere su temi sensibili come l’immigrazione, alimentazione e sicurezza. Temi delicati sui quali si rischia la paralisi con l’Europa in quanto potranno determinarsi in Senato maggioranze variabili e anomalie diverse dall’indirizzo di Governo che non può porre la questione di fiducia su quel ramo di Parlamento”. “Questa riforma non  riduce la spesa e aumenta la burocrazia, – ha detto la Bergamini – Renzi fantastica sugli ipotetici milioni di euro che si risparmierebbero con l’approvazione definitiva della riforma costituzionale. Però poi non fa cenno ai costi reali che il suo Governo fa ricadere sui cittadini, come i 3,3 miliardi di euro, miliardi e non milioni, già spesi e quelli che spenderà per mantenere sul nostro territorio migliaia di immigrati. A conti fatti il vero risparmio per gli Italiani è votare No al referendum per poi mandare a casa questo governo”. “Tutti noi, responsabilmente, continuiamo a parlare dei contenuti della riforma che, unita all’Italicum, non esitiamo a definire pericolosa per la tenuta democratica del Paese perché’ avremo un solo partito, minoranza nel Paese, che diventerà artificiosamente maggioranza parlamentare alla Camera e potrà decidere da solo, secondo l’articolo 64 della Costituzione, quali sono i diritti delle minoranze parlamentari che, in realtà, sono maggioranza numerica elettorale“. Sul futuro del centrodestra Bergamini e Schifani concordano: “La storia ci insegna che se si ha l’ambizione di guidare il Paese, l’unica strada è l’unità del centrodestra che il Presidente Silvio Berlusconi fin dal 1994 è stato in grado di ricercare.  Dal 5 Dicembre, non appena avrà vinto il No, il centrodestra saprà presentarsi unito e coeso per candidarsi alla guida del Paese”.