CARMIGNANO – Ripristino di scarpate e sponde, nuova cavatura e ridefinizione degli alvei, dragaggi, costruzioni di briglie: sono gli interventi realizzati, fra giugno e luglio, dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno nel Comune di Carmignano. Il punto sulla manutenzione, eseguita e futura, per la funzionalità idraulica del torrente Furba e degli altri corsi d’acqua, è stato fatto, a Seano, in una riunione alla biblioteca comunale Aldo Palazzeschi: da una parte del tavolo il direttore generale del Consorzio, Iacopo Manetti, e la dirigente dell’Area manutenzione Angelica Bruno, dall’altra il sindaco Edoardo Prestanti e il vicesindaco e assessore all’ambiente Federico Migaldi. Un incontro operativo, in vista della stagione autunnale (“anche se con questo clima, allerte e rischi si susseguono”, la sottolineatura non scontata), per cercare “di ridurre i pericoli anche di fronte a eventi meteo intensi”.
Le azioni, ultime in ordine di tempo, concordate con il Comune, hanno riguardato perlopiù tratti del torrente Furba, nel suo svolgimento a Seano: in particolare si è proceduto al restauro dell’argine sinistro, per circa venticinque metri, a valle di via Pistoiese; a ripristinare la sponda destra a valle di via Don Minzoni; a ricavare e ricentrare più di 600 metri di fondale su entrambi i lati della Statale, al confine con Poggio a Caiano. Le azioni si sono estese anche al reticolo minore, con la ricostruzione degli argini danneggiati dalla piena del 2023, e al fosso Barberoni, dove, per circa 400 metri, a valle di via Catro, si è provveduto a riscavare l’alveo. Un’attività, nelle parole del presidente del Consorzio di bonifica Paolo Masetti “che su Carmignano, così come su tutte le aree maggiormente vulnerabili del comprensorio, si sostanzia in tante piccole e grandi manutenzioni e sistemazioni, d’intesa con Regione, e suo Genio Civile, Comuni, comitati locali”.
I lavori hanno riguardato anche la parte a monte del torrente Furba, con l’avvio di due delle dieci piccole briglie previste per rallentare la sua velocità. Un progetto, definito e stabilito con l’amministrazione comunale, la cui esecuzione riprenderà a settembre. “Tutti lavori – hanno detto sindaco e vice sindaco – subito richiesti, dopo la piena che sconvolse Seano nel novembre 2023. Ma tante altre opere sono state richieste per mettere in sicurezza il territorio”. I tecnici hanno anche illustrato i prossimi piani di manutenzione. Due riguardano il fosso Collecchio: a monte della Statale, il ripristino, per 40 metri, dell’argine in riva destra (l’apertura del cantiere è imminente); l’innalzamento, lungo un fronte di 260 metri, dell’argine sinistro, adiacente al sottopasso con il torrente Furba. “Interventi importanti – hanno evidenziato gli amministratori carmignanesi – perché tendono a salvaguardare la zona industriale di Seano”.
Gli altri due programmi di vicina esecuzione si riferiscono, al torrente Elzana e al rio dell’Elzana, a La Serra: il primo consiste nel ripristino, per una lunghezza di cento metri, della sponda sinistra del torrente, a monte di via Stazione; l’altro, per un centinaio di metri, riguarda la risagomatura e il ricavamento dell’alveo del rio, a valle di via della Cantina. “All’appello mancano le opere strutturali inserite nel piano di Protezione civile, ma per le quali, a quasi due anni dall’alluvione, ancora latitano i finanziamenti statali”, sottolineano Prestanti e Migaldi. Il Comune tonerà a incontrarsi con il Consorzio, “che ringraziamo per l’opera svolta”, per seguire i cantieri previsti, così come con il Genio civile. Il tema, manco a dirlo, sarà di nuovo il rischio idraulico.