FIRENZE – I sindaci della Città Metropolitana di Firenze, insieme al sindaco di Firenze e della Metrocittà Sara Funaro, hanno firmato stamani in Palazzo Medici Riccardi un accordo sull’adozione dello Scudo verde, entrato in funzione a Firenze dal 1 aprile solo per il monitoraggio dei flussi e che sarà in esercizio dal 1 giugno. Lo Scudo verde non comporterà alcun ticket di ingresso per i cittadini residenti nei Comuni della Città Metropolitana di Firenze. Non si prevedono alcun pedaggio, né nuovi divieti e saranno controllati soltanto i veicoli che già oggi non possono circolare in città in quanto mezzi inquinanti. Sarà previsto inoltre il monitoraggio dei bus turistici e il controllo del loro regolare ingresso in città. Alla firma del documento presenti i consiglieri della Metrocittà Alessandra Innocenti e David Baroncelli, rispettivamente con delega al Pums-Piano urbano di mobilità sostenibile e al Tpl-Trasporto Pubblico Locale.

“In questi mesi abbiamo condotto un gioco di squadra con i sindaci del territorio, consultando a riguardo anche la Regione Toscana, sul nuovo sistema automatizzato di controllo, – spiega Funaro – è in gioco il benessere di tutti i cittadini che potranno contare così su un ambiente più pulito, grazie a quella che per tanti aspetti è una misura di prevenzione, uno scudo appunto, di fronte a ciò che minaccia i nostri polmoni. Siamo tutti una grande città e insieme raccogliamo la sfida di un ambiente sostenibile”. “L’attivazione dello Scudo verde è frutto infatti di un lungo percorso di approfondimento e condivisione, – dichiarano in qualità di referenti della cabina di regia i sindaci di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, di Barberino di Mugello Sara Di Maio, di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, di Montespertoli Alessio Mugnaini, di Reggello Piero Giunti, di Rufina Daniele Venturi, e di Scandicci Claudia Sereni – il fatto che non vediamo le cosiddette particelle inquinanti, non vuol dire che esse non siano nocive. Insieme siamo in grado di intervenire su eventuali problemi che dovessero emergere. Ribadiamo che le indicazioni a fondamento dello Scudo verde sono molto utili anche per l’adozione di provvedimenti analoghi, laddove fosse necessario, nei diversi Comuni, anche per rendere virtuoso il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, con una grande attenzione per i pendolari”.
Lo Scudo verde prevede il controllo sul divieto di accesso e circolazione (già vigente da molti anni), dalle 00 alle 24 di tutti i giorni dell’anno per i veicoli indicati nella scheda in allegato, in modo da rispettare le direttive europee ed evitare il superamento sistematico e continuato dei valori limite fissati per il biossido di azoto (No2) e di tutti gli agenti legati alla qualità dell’aria. I divieti di accesso e circolazione valgono per tutti compresi i residenti nel Comune di Firenze. Il perimetro dello Scudo verde è stato definito in modo tale da consentire l’accesso dall’esterno ad alcuni poli strategici (per esempio il polo ospedaliero di Careggi, l’aeroporto Vespucci, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali) o alle principali direttrici di collegamento come quella tra il Viadotto Marco Polo e Fiesole. Il perimetro permette inoltre l’accesso ai terminali della rete tranviaria e ai parcheggi scambiatori ai capolinea. Nel 2026 le limitazioni saranno anche per i diesel Euro 2. Nel 2027 la griglia completa delle limitazioni riguarderà Euro 0, 1, 2 e solo per i diesel gli Euro 3. Si tratta di veicoli molto vecchi.
“Dal 1 aprile – si legge in una nota – è in funzione la Ztl ambientale per il monitoraggio dei veicoli più vecchi e inquinanti e dei bus turistici che entrano nella città di Firenze, grazie all’attivazione di 75 nuove porte telematiche. Il percorso intrapreso sullo Scudo verde” tra Firenze, gli altri Comuni metropolitani e la Metrocittà ha l’obiettivo di attuare insieme una strategia unitaria che mira a migliorare la qualità dell’aria che si respira, a ridurre l’inquinamento acustico e a controllare i flussi di ingresso alla città. Alla Città Metropolitana spetta il compito di coordinare i Comuni e il capoluogo, monitorare, informare e verificare l’attuazione e il rispetto degli impegni presi da parte di tutti gli enti.
Inoltre, sarà il riferimento per il coordinamento con soggetti terzi interessati come altri enti locali, rnti gestori di infrastrutture, associazioni e soggetti operanti sul territorio”.
E ancora: “I Comuni esterni al capoluogo, in caso di adozione di provvedimenti di limitazione della circolazione dei veicoli inquinanti nei propri territori, istituiti per motivazioni di carattere ambientale, si impegnano ad adottare una disciplina coerente e coordinata con quella vigente nel Comune di Firenze, al fine di garantire un sistema di limitazioni congruente sul territorio metropolitano, in modo da ottimizzare gli effetti delle limitazioni ed evitare discontinuità territoriali che possano determinare disagi o incertezze interpretative per l’utenza. Inoltre, garantiranno attraverso i propri canali istituzionali l’informazione nei confronti della cittadinanza sulle fasi e modalità di attuazione del progetto Scudo verde”.