FIRENZE – Si terrà domani 10 settembre alle 17 davanti alla Prefettura di Firenze un presidio organizzato da Flc Cgil sui problemi di apertura della scuola alla riapertura del nuovo anno scolastico. “Il tema riguarda soprattutto le scuole superiori e la disorganizzazione – dice Elena Aiazzi, responsabile Cgil Piana – gli uffici come ogni anno si sono trovati a gestire le nomine in modo caotica quindi incarichi sbagliati, doppie nomine. È stato organizzato quindi un sit-in. L’elemento che accomuna la Piana con tutto il resto del territorio è una disorganizzazione dell’individuazione tardiva dei professori di ruolo e una carenza sugli insegnanti di sostegno”.
Nella Piana, spiegano gli organizzatori si assiste alla diminuzione dell’organico dei docenti per quanto riguarda la scuola. “Questo è dovuto ai tagli alla legge di Bilancio – dice Emanuele Rossi, segretario generale Fic Cgil Firenze – nella provincia di Firenze sono 115, una stima sulle scuole della Piana sono una dozzina e riguardano i tre comprensivi di Campi Bisenzio i tre comprensivi di Sesto Fiorentino e le due superiori a Sesto il Calamandrei, l’Agnoletti e la succursale del Liceo artistico. Questi posti in meno sono frutto di tagli sul sistema generale e sono posti che servivano per incentivare l’attività didattica come l’inclusione. Questo aspetto è un primo elemento sul sistema complessivo, la seconda riguarda il personale Ata che è sottostimato. Le scuole chiedono sempre personale in più, organico in deroga, che serve per tamponare alcune situazioni. Siamo sulla media di 3 collaboratori scolastici per scuola utili per garantire una sicurezza base e per la segreteria”. In totale per 10 scuole nella Piana servirebbero 30 collaboratori scolastici e una decina di amministratori in più assistenti tecnici.
“Oltre a questo aspetto c’è anche il tema dei nuovi programmi del ministro Valditara, – prosegue Rossi – programmi che vogliono indicare di cosa la scuola si deve occupare, le finalità che sono comparse improvvisamente la scorsa primavera e che il ministro vuole plasmare secondo gli orientamenti del suo governo. Quale è il problema peri i territori come la Piana dove ci sono famiglie di culture diverse? Invece di andare nella direzione del dialogo tra le culture, mentre si va verso una riduzione dello sguardo dicendo: siamo in Italia e le culture devo adeguarsi”.