Sfiducia, Baronti: “Gli otto raccolgano l’appello del sindaco”

SESTO FIORENTINO – L’appello fatto dal sindaco durante il suo incontro in piazza sono segnali forti davanti ai quali i firmatari della mozione di sfiducia non possono rimanere immobili. A dirlo è Riccardo Baronti, capogruppo di Sesto siamo noi, la lista civica a sostegno della candidatura di Biagiotti alle ultime elezioni. “E’ tangibile – dichiara […]

SESTO FIORENTINO – L’appello fatto dal sindaco durante il suo incontro in piazza sono segnali forti davanti ai quali i firmatari della mozione di sfiducia non possono rimanere immobili. A dirlo è Riccardo Baronti, capogruppo di Sesto siamo noi, la lista civica a sostegno della candidatura di Biagiotti alle ultime elezioni.

“E’ tangibile – dichiara in cuna nota il consigliere comunale – che il tanto sbandierato immobilismo in realtà non c’è stato, anzi questa amministrazione ha dato prova concreta di essere una fucina di idee e più che altro di concrete azioni e opere portate avanti e realizzate. Non ultimo il completamento di investimenti come quello della scuola Togliatti per i quali il sindaco ha dimostrato sensibilità e grande capacità fino ad ottenere un finanziamento al di fuori del patto di stabilità”. Tra le cose dette ieri sera l’obiettivo di riqualificare la Polisportiva di piazza IV novembre e investimenti sui nidi e sociale.

“E quindi – prosegue Baronti – si dicano quali punti del programma, votato da tutta la maggioranza, previsti per il primo anno non sono stati raggiunti. Non si sbandieri solo quello che secondo alcune idee ci si immaginava fosse invece portato avanti”.

“Qualcuno – conclude – ieri ha definito la serata di presentazione dei risultati da parte del Sindaco ‘cinema all’aperto’ ma in questi dieci giorni di film all’aperto e al chiuso ne abbiamo visti fin troppi, e non film d’amore ma di orrore. L’appello, la grande apertura e il senso di responsabilità dichiarati pubblicamente dal Sindaco sono stati segnali forti sui quali i membri della maggioranza, firmatari della mozione di sfiducia, non possono rimanere immobili proprio per la grande tradizione politica che li contraddistingue insieme al Pd”.