Si scrive macchina da cucire, si legge tradizione: storia di un “marchio” e di un’azienda dove la manualità è di casa

LASTRA A SIGNA – Quanti di noi si ricorderanno la propria nonna o, e mi riferisco alla generazione di chi scrive, la propria mamma alle prese con una macchina da cucire. “Curve”, intente a riparare un paio di pantaloni o al lavoro con una delle tante borse da “montare” per la fabbrica di turno. Quando […]

LASTRA A SIGNA – Quanti di noi si ricorderanno la propria nonna o, e mi riferisco alla generazione di chi scrive, la propria mamma alle prese con una macchina da cucire. “Curve”, intente a riparare un paio di pantaloni o al lavoro con una delle tante borse da “montare” per la fabbrica di turno. Quando la macchina da cucire era un lavoro a se stante, era tradizione e ha contribuito a mandare avanti tante famiglie in un territorio dove certe occupazioni erano tradizione nella tradizione. Quel gusto e quei sapori – anche se ovviamente non si parla di cibo – di una volta che tanto bene fanno quando è possibile parlarne. “Sapori” e tradizione, anche se sempre al passo con i tempi e che hanno fatto dell’innovazione un fedele compagno di viaggio, che ritroviamo sicuramente nella “Del Vecchia Group”, origini fiorentine, adesso una sede tutta lastrigiana, in via dei Ceramisti, nella zona industriale del nostro Comune, da oltre settanta anni specialisti nel mondo del cucito domestico e della pelletteria. 

A farci da guida in questo viaggio (l’azienda ha mosso infatti i primi passi nel 1946) è Valentina Rossi, che della “Del Vecchia Group” è la coordinatrice marketing ma è anche di casa, nel vero senso della parola. Un viaggio che parte con la fondazione della “Nello Del Vecchia e figli – macchine per cucire” e che ha il cuore pulsante nella moglie di Nello, Giulia, che cuce da sempre e che utilizza la macchina da cucire per ricamare, realizzando dei veri e propri quadri e che Valentina ci mostra con orgoglio (foto in basso). Un viaggio che gioco forza si è dovuto adeguare al progresso e alla tecnologia ma anche nella proposta di nuovi progetti, come dimostra per esempio quello che fa parte del programma di “Marzo donna”, il contenitore di iniziative promosse dall’amministrazione comunale lastrigiana in occasione dell’8 marzo, e che sarà presentato oggi alle 17 alla presenza dell’assessore regionale Alessandra Nardini. Un progetto innovativo, che si avvale della collaborazione dell’artista Enrica Mannari e che ha permesso a tante donne di “scucirsi”, di raccontarsi e di raccontare la loro arte: si chiama infatti “Storie di donne scucite” ed è dedicato a tutte le donne che sono cadute e che si sono rialzate, che hanno fatto del cucito la loro professione, la loro cura oppure semplicemente la loro passione. L’evento, di cui ci sarà modo di parlare nei prossimi giorni, prevede una mostra fotografica, di illustrazioni e di realizzazioni creative e laboratori gratuiti per realizzare un ricamo a mano libera, fatto interamente a macchina, con l’azienda Del Vecchia (sabato 12 marzo dalle 10.30 alle 12 massimo 8 partecipanti e dalle 15.30 alle 17 massimo 8 partecipanti, per prenotazioni contattare il numero 0558743281).

La passione è quindi da sempre il motore che spinge questa famiglia a guardare al futuro nel mondo delle macchine per cucire. Lavorare in famiglia non è semplice ma, da subito, ognuno ha i propri ruoli che rispecchiano la personalità e le caratteristiche di ciascuno. Una famiglia “vecchio stampo”, dove i fratelli lavorano e le mogli passano le vacanze sempre tutti insieme. Nel 1966 con l’alluvione la sede in via dei Neri riporta gravi danni ma questo non
ferma la famiglia Del Vecchia che si rimbocca le maniche cercando di salvare dal fango anche gli aghi. E poi guarda avanti, fa nuovi investimenti, si procura un fondo molto più grande a Firenze nella zona di Coverciano e il “negozio” diventa “azienda”. Nel 1979 si espande ancora di più e si trasferisce in via di Vacciano, per poi arrivare, nel 1993, a Lastra a Signa, al confine con Scandicci, in quello che è il “quartier generale” della pelletteria, mentre, nel 2002, apre il negozio direzionale “Cucilandia”, sempre a Firenze, per “rinnovare” l’idea di negozi di macchine per cucire a uso domestico.

L’azienda, infatti è da sempre suddivisa nel settore industria e famiglia: per l’industria con le macchine Adler e successivamente con le Yuki, servendo pelletterie, calzaturifici, salottifici e così via dicendo. Nel 1958 inizia a importare e distribuire il marchio svizzero Bernina e negli anni ’90 il marchio giapponese Janome, entrambi marchi leader di settore macchine a uso domestico. Nel 1983 entra in azienda anche Maurizio Del Vecchia, figlio di Renzo (uno dei quattro figli di Nello e Giulia, gli altri sono Marcello, Mario, anche loro parte integrante dell’attività di famiglia, e Piero) portando continue innovazioni nell’ambito commerciale; successivamente entra anche Elisabetta Del Vecchia, la figlia più grande di Renzo, che apporta una ristrutturazione nella gestione finanziaria dell’azienda, mentre nel 2002 è la volta di Valentina Rossi, primogenita di Elisabetta Del Vecchia, che guida il negozio “Cucilandia” per 15 anni per poi passare a fare la dimostratrice sia per Bernina che per Janome. E ora, nel 2022, il sogno di realizzare un marchio tutto loro. Perché, come ha ribadito Valentina Rossi, “la creatività fa bene all’essere umano e sarebbe bello che quella del cucito fosse una materia di insegnamento nelle scuole”. Un modo per ritrovare la manualità, che tanti al giorno d’oggi non sanno neanche cosa è, affidandosi comunque al progresso. “il bello delle nostre radici – aggiunge – proiettato nel futuro”.