SESTO FIORENTINO – “Abbiamo trovato solo un muro di supponenza e arroganza”. E’ il commento dei coordinatori sestesi di Sinistra Italiana Giovanni Rizzo, Diana Kapo e Antonio Sacconi, alla scelta di Alternativa Libera, Possibile, Associazione Sesto Bene Comune e Rifondazione Comunista di candidare Maurizio Quercioli.
“SEL prima e Sinistra Italiana poi si sono spese per settimane per cercare una mediazione – si legge in una nota di Sinistra Italiana – e proporre ai sestesi una candidatura di alto profilo e un programma di governo di cambiamento, con incontri e confronti avvenuti in maniera trasparente e chiara. Dall’altra parte abbiamo trovato soltanto un muro di supponenza e arroganza che ha detto no non soltanto alle primarie, ma a qualsiasi proposta di dialogo, fino ad una rottura comunicata a mezzo stampa senza un confronto davanti alla città”.
In un primo tempo Sinistra Italiana aveva sperato in una coalizione più ampia che coinvolgesse anche Sesto Bene Comune e gli altri gruppi che sostengono Quercioli per andare ad eventuali primarie di coalizione con i due candidati Quercioli e Falchi, ma la risposta da parte di SBC e tutto il gruppo è stata negativa.
“Alle dichiarazioni di disponibilità vorremmo che seguisse la volontà di arrivare a una soluzione condivisa – aggiunge il presidente di Per Sesto, Damiano Sforzi – Per Sesto ha fatto il passo di lato evocato da Quercioli in favore di un candidato espressione di tutta l’area della sinistra, ha accettato di mettersi in discussione e ha proposto, non imposto, di scegliere il candidato migliore attraverso le primarie. Non abbiamo mai ricevuto risposta né su questo né su altre proposte di mediazione. Non siamo interessati a poltrone o posti al sole, vogliamo rilanciare il ruolo della nostra città e salvaguardare dagli scempi la Piana. Qualcun altro vuole solo leggere il propio nome sulla scheda elettorale”.