SESTO FIORENTINO – “Come per gli eventi politici nazionali anche per la realtà sestese s’impone una riflessione politica circa il futuro della nostra comunità”: ad affermarlo, in una nota, la segreteria del Partito Socialista sestese.
“Le valutazioni politiche del Partito Democratico, il voto di astensione circa l’adeguamento del sistema aeroportuale fiorentino – si legge nella nota – hanno provocato dure reazioni, da parte dei rappresentanti della coalizione di maggioranza, nel consiglio comunale”.
Secondo i Socialisti “la nota dei Democratici sestesi altro non era che il viatico per aprire un tavolo di discussione per analizzare, nello specifico, le ricadute del progetto del nuovo sistema aeroportuale fiorentino per l’ambiente, per la salute dei cittadini; segnatamente voleva essere l’invito ad evidenziarne i lati negativi evitando di ridurre la presenza dell’ente locale, alla Conferenza dei Servizi, ad una “testimonianza programmata per riaffermare il no dell’attuale maggioranza al progetto. Un buon inizio per discutere di tutti problemi della nostra comunità”.
“In realtà – prosegue la nota – i rimbrotti alle posizioni del PD hanno confermato la volontà politica di continuare nel ‘magico isolamento’, da parte della maggioranza. Nondimeno il tanto atteso ‘ritorno’ politico per una ‘riqualificazione’ di una Sinistra di governo, non s’intravede all’orizzonte; anzi nell’ultima tornata elettorale, nella nostra realtà, l’attuale compagine politica che amministra Sesto, non ha superato il 10% dei consensi elettorali; di contro molti sestesi hanno premiato i movimenti che, impropriamente chiamiamo ‘populisti’. Come per gli eventi politici nazionali anche per la realtà sestese s’impone una riflessione politica circa il futuro della nostra comunità. Per quanti sforzi si possono non fare, il tentativo politico di evitare di essere condannati a vivere ‘marginalmente’ i momenti politici del futuro prossimo, ci tocca farlo. Quindi non solo ‘ridistribuzione delle deleghe’ nell’amministrare la cosa pubblica. Dopo due anni e mezzo di governo, è poca cosa; ci vuole ben altro”.