FIRENZE – La fine dei lavori allo stadio Franchi resta fissata nel 2029 come già comunicato, ma ci saranno degli slittamenti nella chiusura degli interventi delle fasi intermedie a causa di alcune criticità avute nel primo lotto. È quanto prevede il nuovo cronoprogramma dei cantieri, a comunicarlo il sindaco Sara Funaro.
“Dopo la variante – spiega – abbiamo il nuovo cronoprogramma che mantiene il termine per il completamento dei lavori complessivi al 2029 e a oggi la parte tecnica mi ha confermato questa data. Abbiamo però un elemento di criticità: mi era stato consegnato un cronoprogramma intermedio dove l’auspicio era quello di arrivare a concludere gli interventi in curva Fiesole ad agosto 2026, per il centenario della Fiorentina. Purtroppo, per una serie di problemi tecnici, ci sono stati dei ritardi che comportano uno slittamento del completamento del primo lotto di lavori nei primi mesi del 2027”.
“Nella fase del primo lotto abbiamo avuto un allungamento dei tempi delle lavorazioni – aggiunge Funaro – che recupereremo in corso, mantenendo ferma la data finale di chiusura di tutti lavori. La prima ad essere dispiaciuta sono io che avrei voluto, come da precedente cronoprogramma, avere la Fiesole fruibile ad agosto 2026, quando sarà comunque evidente la nuova configurazione della curva”.
Per quanto riguarda il centenario tuttavia Funaro sottolinea che “farò di tutto perché questo importante anniversario resti nella storia della nostra città come un momento bellissimo. La città è pronta a celebrare questo storico traguardo con la Fiorentina e con i suoi tifosi”. L’allungamento dei tempi contrattuali per il Franchi è legato a diversi fattori, come ad esempio, le strutture in acciaio della copertura della nuova curva Fiesole, per cui si sono riscontrati tempi più lunghi in termini di approvvigionamento del materiale; l’insorgenza di difficoltà operative nella realizzazione dei pali ad elica previsti in progetto (con la conseguente necessità di cambiare la tipologia costruttiva utilizzando pali trivellati a causa delle particolari e impreviste caratteristiche del sottosuolo dell’area di Campo di Marte), oltre ad altre situazioni contingenti.