CAMPI BISENZIO E SESTO FIORENTINO – Due furti sventati al centro commerciale I Gigli e all’Ikea. Stamani i carabinieri della Compagnia di Signa hanno arrestato quattro persone: due uomini di origine rumena che avevano portato via alcuni capi di abbigliamento da un negozio de “I Gigli” di Campi Bisenzio e due donne albanesi che, invece, avevano tentato di asportare elementi di arredo e biancheria per la casa per un valore di circa 300 euro dal centro commerciale Ikea di Sesto Fiorentino.
Nel primo dei due episodi, i ladri sono stati notati dal personale di vigilanza mentre uscivano dal negozio, con fare sospetto, senza aver fatto acquisti. I carabinieri, ottenuta una sommaria descrizione delle persone segnalate, le hanno rintracciate vicino al centro commerciale dove sono stati trovati in possesso di alcuni capi di vestiario, del valore di circa 60 euro, cui erano state tolte le placche antitaccheggio. La refurtiva è stata resa alla direzione del negozio mentre i due stranieri, senza fissa dimora e noti alle Forze di Polizia, sono stati arrestati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.
Per quanto riguarda, invece, il tentato furto all’Ikea, le due donne sono state notate dal personale di vigilanza del negozio mentre armeggiavano con fare sospetto vicino ad un espositore. I carabinieri, intervenuti su richiesta degli addetti del magazzino, hanno seguito le due donne e hanno notato che entrambe stavano togliendo le placche antitaccheggio dalla merce che poi era finita nelle buste. Le due, dopo aver fatto razzia di tendaggi e piumini, sono state fermate, sottoposte a controllo e trovate in possesso della refurtiva che è stata restituita alla direzione del negozio. La successiva perquisizione della macchina con la quale le donne avevano raggiunto il centro commerciale ha permesso di recuperare attrezzi da scasso come tenaglie, cacciaviti e tronchesi.
I carabinieri stanno accertando se le due donne siano coinvolte in altri furti commessi all’interno del centro commerciale che nel reparto tessile, dal settembre 2015, ha subito un ammanco di beni per oltre 40mila euro. Entrambe note alle forze dell’ordine, sono state dunque dichiarate in stato di arresto e poste a disposizione dell’autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.