FIRENZE – Tornano le Giornate Fai d’autunno. Alla sua quattordicesima edizione, l’iniziativa organizzata dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, si svolgerà sabato 11 e domenica 12 ottobre in tutta Italia e in Toscana offre, come sempre, una mappa ricca e curiosa che si snoda attraverso le sue dieci province. Saranno ben 28 i luoghi aperti al pubblico nella nostra regione — tra siti d’arte, storia e natura — molti dei quali insoliti, poco noti o addirittura normalmente inaccessibili. I visitatori avranno l’opportunità unica di apprezzare questi tesori grazie all’enorme impegno, alla passione e alla creatività delle migliaia di volontari FAI attivi su tutto il territorio. L’elenco completo dei luoghi e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale: www.giornatefai.it. Le Giornate FAI d’autunno sono organizzate infatti nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese. A chi desideri partecipare all’evento verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività della Fondazione, perché partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per ammirare e godersi il ricco patrimonio che ci circonda, ma è anche un gesto concreto di sostegno. Ogni visita contribuisce direttamente alla cura e alla valorizzazione di questi beni.


Fiesole: Badia Fiesolana. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile accedere eccezionalmente alla Badia Fiesolana, complesso che normalmente non è aperto al pubblico se non per rare autorizzazioni. La visita, a carattere storico-artistico, offrirà un percorso unico tra gli ambienti più significativi: la Chiesa di San Bartolomeo con pianta a croce latina, il Refettorio con l’affresco seicentesco di Giovanni da San Giovanni, la Sala Capitolare con le iscrizioni dedicate a Cosimo il Vecchio, l’elegante chiostro michelozziano e il loggiato con vista su Firenze. L’itinerario toccherà anche il Teatro novecentesco e la moderna biblioteca dell’Istituto Universitario Europeo, erede del progetto culturale mediceo. Un’occasione straordinaria per scoprire un luogo che, nei secoli, è stato monastero, polo umanistico, ospizio durante le epidemie e oggi centro internazionale di studi.
Firenze: Palazzo Pazzi-Quaratesi. Ora sede dell’Inps, il palazzo non è generalmente accessibile ai visitatori. Nella visita ci si potrà immergere nella storia della famiglia Pazzi e ammirare uno dei più bei palazzi rinascimentali fiorentini con l’elegante cortile interno e la sua decorazione simbolica: lo stemma con i delfini, le vele allusive ai traffici marini, i vasi per il fuoco sacro legato alle pietre portate dalla Terrasanta dal leggendario Pazzino de’ Pazzi, capostipite della famiglia la cui vicenda è narrata in pittura al piano nobile. Nel salone monumentale, infatti, sotto un imponente soffitto ligneo, un affresco staccato commissionato da Niccolò Quaratesi (primi anni Sessanta del Settecento) nell’ambito di un’ampia impresa decorativa riconducibile a pittori come Vincenzo Meucci, Giuseppe Zocchi, Francesco Panaiotti celebra le origini della famiglia. Conclude il percorso la visita della sala all’ultimo piano, decorata con vivaci motivi a grottesche di gusto poccettiano, risalenti alla proprietà Strozzi. I visitatori dovranno presentarsi all’ingresso muniti di documento di identità in corso di validità, che sarà restituito al termine della visita.
Prato: Villa San Leonardo al Palco. Oggi il complesso rappresenta anche un simbolo di rinascita per la città, grazie al recupero del suo magnifico giardino all’italiana e del parco storico. Con il sostegno dei fondi Pnrr e della Comunità dei Padri Ricostruttori nella preghiera, che qui risiede, il giardino sta tornando ai fasti originari: sono state ripiantate siepi di bosso e officinali, rose, alberi da frutto e nuovi olivi. Verrà inaugurato il giardino completamente restaurato grazie ai fondi del Pnrr si potranno ammirare piante con il loro significato spirituale l’orto bio attivo e il biolago. Le Giornate FAI d’autunno è una delle prime occasioni per ammirare questo meraviglioso giardino, ormai in gran parte recuperato. Il vialetto centrale conduce al Belvedere, da cui si può godere di una vista panoramica sulla città di Prato, offrendo un’esperienza di quiete e bellezza senza tempo.