CALENZANO – “E’ passato un anno, ma il dolore è lo stesso, così come è la stessa la consapevolezza che quello che è successo a Calenzano non è un caso”. E’ il commento del segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, nel primo anniversario dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano, che uccise cinque lavoratori. “Tragedie come questa – aggiunge Franchi – come il crollo nel cantiere di via Mariti, come quello che è accaduto nella centrale di Suviana, sono la conseguenza di azioni, di scelte, frutto di una logica tossica e mortale: la logica del profitto che viene prima dell’attenzione e degli investimenti per la sicurezza, prima della vita. Dobbiamo ricordarcelo sempre e impegnarci ogni giorno, ogni minuto per contrastare e sconfiggere quella logica. Per questo come Cisl crediamo che sia necessario lavorare per costruire percorsi di responsabilità, piuttosto che contrapposizioni ideologiche che non risolvono i tanti problemi che l’Italia ha, tra cui i tanti morti sul lavoro restano al primo posto”.
Un anno dopo l’esplosione all’Eni. Cisl “Quello che è successo a Calenzano non è un caso”
CALENZANO – “E’ passato un anno, ma il dolore è lo stesso, così come è la stessa la consapevolezza che quello che è successo a Calenzano non è un caso”. E’ il commento del segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, nel primo anniversario dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano, che uccise cinque lavoratori. “Tragedie […]
