SESTO FIORENTINO – Di demenza se ne parla poco fuori dagli ambiti sanitari, ma il declino delle facoltà mentali è un argomento che riguarda sia coloro che ne vengono colpiti che i loro familiari. Da oggi 17 ottobre prende il via al Centro coop.fi un percorso dal titolo “Per una comunità solidale verso le Demenze”. Fino al 22 ottobre si svolgeranno 15 appuntametni gratuiti aperti a tutti distribuiti tra Sesto Fiorentino, Calenzano e Campi Bisenzio. Un percorso costruito con il sostegno di Unicoop Firenze insieme a Aima Firenze, l’associazione di volontariato che opera da più di 30 anni, in modo completamente gratuito, a tutela e sostegno delle persone con demenza, dei loro familiari e di quanti se ne prendono cura.
In Toscana è possibile stimare circa 80mila casi di demenza. Il dato emerge dall’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità riportate nel Report regionale pubblicato a gennaio 2024. Il dato si riferisce ai residenti nella regione dal primo gennaio 2023 secondo i dati Istat. I circa 80.000 casidi demenza si collocano nella fascia d’età uguale o superiore ai 65 anni, mentre circa 1.500 casi di demenza a insorgenza precoce compresi nella fascia d’età 35-64 anni. Inoltre sono circa 63.000 i casi di persone con con “deficit cognitivo lieve (MCI)” che presentano un maggiore rischio di sviluppare la malattia e per le quali possono essere previsti interventi di prevenzione. Secondo l’aggiornamento degli indicatori demografici Istat per l’anno 2023, al 31 dicembre, la popolazione residente in Toscana è pari a circa 3.665.000 persone: di queste, gli anziani (+65 anni) rappresentano il 26,4% (con un’incidenza maggiore rispetto al 24,3% nazionale).
Nel 2023 la popolazione toscana presenta una struttura per età sensibilmente più anziana rispetto al totale del Paese, e risulta in aumento, rispetto all’anno precedente, la quota delle classi di età più avanzate tra gli anziani. In particolare, nella regione si rilevano 1.643 centenari, il 7,7% dei 21.211 che vivono nel nostro Paese. Di questi ben 44 hanno almeno 105 anni (in Italia sono complessivamente 677). L’età media è di 48,0 anni, in leggera crescita sul 2022 (47,8) e superiore ai 46,6 anni della media nazionale. Soprattutto nelle regioni, come la Toscana, con un’alta percentuale di anziani e di grandi anziani, la demenza costituisce una grande priorità di sanità pubblica, per la diffusione, la gravità e il carico assistenziale che comporta.
“Il progetto consentirà a molte famiglie della Toscana, – dice Manlio Matera presidente Aima Firenze – che vivono anche nei territori più decentrati, di accedere a forme di sostegno per un complessivo miglioramento della qualità della vita. La convergenza di Unicoop e Aima consentirà di fare questo su tutto il territorio della regione, creando un modello unico a livello nazionale, ma allo stesso tempo sostenibile e replicabile. Per questo ringrazio Unicoop per la disponibilità e forte sensibilità a collaborare per il territorio, per i cittadini”.
Incontri, conferenze, proiezioni, presentazioni di libri e spettacoli teatrali costelleranno il percorso nei diversi luoghi urbani tra Sesto Fiorentino, Calenzano e Campi Bisenzio. Questo progetto rientra in un protocollo d’intesa tra Unicoop Firenze e Aima Firenze il cui obiettivo è sensibilizzare sulle problematiche della demenza, educare agli stili di vita contro la demenza e la presenza delle reti di supporto di Aima.
“Dopo il sostegno decennale all’associazione Airalzh, impegnata nella ricerca sull’Alzheimer, – precisa Claudio Vanni responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze – con questo nuovo progetto aggiungiamo un tassello alle nostre attività sul tema della salute e della prevenzione: come cooperativa di consumatori la promozione del benessere è un nostro impegno costante che perseguiamo, non solo offrendo prodotti di qualità e sicuri, ma anche attraverso campagne, iniziative e attività rivolte al grande pubblico”.
All’interno di questo percorso c’è una mostra curata dall’artista Serena Becagli, esposizione fotografica dal titolo “Mamma mia museum” che ha aperto il progetto. La mostra “Mamma mia museum – Tentativo di tagliare un granello di zucchero”, è un progetto di Serena Becagli, frutto del lavoro di osservazione da parte di una figlia di alcuni comportamenti quotidiani della madre colpita da malattia di Alzheimer. “Sono una curatrice d’arte contemporanea – dice Becagli – e mi occupo di curatela, organizzazione e comunicazione di mostre ed eventi, lavorando a stretto contatto con gli artisti. La malattia di mia madre si è manifestata all’inizio del 2020, proprio durante l’inaugurazione di una mostra, costringendomi a tornare a casa all’improvviso. L’arte contemporanea è stata il mio rifugio. Ho iniziato a portare mia madre alle riunioni e agli eventi, superando l’imbarazzo. Nel frattempo, a casa, mia madre ha preso a combinare piccoli pasticci accostando oggetti non collegati tra loro e creando delle piccole opere d’arte. Ho cominciato a fotografare queste scene e a condividerle sui social, trovando un modo per restare connessa al mio mondo artistico. Vorrei che questo progetto mettesse in luce non solo la malattia e i pazienti, ma anche i caregiver familiari che affrontano situazioni difficili”.