SIGNA – “L’obiettivo è quello di recuperare il messaggio, importante, arrivato dai cittadini in questi mesi”: Monia Catalano spiega così la nascita dell’associazione “La Signa che vorrei”, presentata questa mattina al circolo Mcl La Loggia insieme ai membri del consiglio direttivo e a un gruppo di simpatizzanti. Con un logo, “un grande cuore che abbraccia tutto il territorio di Signa”, voluto proprio a simboleggiare quelli che sono gli intenti della nuova realtà associativa, ovvero “interessarsi, per la prima volta direttamente, – ha aggiunto Catalano – al bene comune e impegnarsi per migliorare il luogo in cui viviamo, da buoni cittadini. Un piccolo seme da far germogliare nella società civile del territorio”. Insieme a lei, quindi, la vice-presidente Irene Mazzoni, il segretario Lorenzo Somigli, il tesoriere Niccolò Bambagioni e la consigliera Susanna Santi.
“Avevamo messo in conto che qualche concittadino avrebbe potuto storcere il naso, ma dove la politica ci ha diviso, l’associazione ci può unire, anche perché questo passo ci è stato chiesto da tanti altri cittadini”. Apartitica e senza scopo di lucro, “La Signa che vorrei” ha in programma, prima di tutto, la presentazione alla cittadinanza, domenica 17 novembre, con partenza del tesseramento. In quell’occasione verranno ufficializzate anche una serie di iniziative come per esempio l’evento di Natale, ma anche quelle per combattere la solitudine degli anziani e un concorso letterario. “La Signa che vorrei”, inoltre, “grazie alle competenze di alcuni suoi membri, darà anche assistenza professionale ai propri soci”. “Vogliamo essere da stimolo alla coscienza delle persone, – ha concluso Catalano – non solo a quelle che ci hanno dimostrato la loro vicinanza nelle passate settimane”.