CALENZANO – Una targa di encomio è stata consegnata dal sindaco Giuseppe Carovani al maresciallo Matteo Muru, Legione Carabinieri Toscana – Compagnia di Calenzano. Un riconoscimento per quanto fatto pochi giorni fa quando ha salvato una bambina che si era allontanata da casa ed era salita sul tetto della propria abitazione. Con queste parole: “In segno di profonda riconoscenza e stima per l’atto di coraggio e prontezza dimostrati nel salvare la vita di una bambina in pericolo. Il suo coraggio e la sua dedizione sono esempio prezioso di servizio e impegno dell’Arma per la comunità”. “Con questo encomio – ha detto il sindaco Carovani al comandante di stazione Stefano Asdrubali e al maresciallo Matteo Muru – vogliamo riconoscere la vostra missione di essere al servizio della comunità e riteniamo doveroso sottolinearlo e ringraziarvi per quello che fate quotidianamente. Abbiamo modo di collaborare costantemente con il personale della stazione dell’Arma anche insieme alla Polizia municipale per far sì che il nostro territorio sia un territorio con standard alti di qualità della vita e di sicurezza adeguati”.
“Essere lì presenti sul posto è stato fondamentale e nel momento in cui abbiamo visto la bambina, siamo intervenuti. – ha raccontato il comandante Asdrubali – Il maresciallo non si è preoccupato del pericolo e ha agito. Ci fa molto piacere questo riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale, che interpretiamo come vicinanza alla popolazione e al territorio, che ci sta a cuore”. “Siamo stati attivati dalla centrale per una bambina a casa della nonna che non si trovava. – ha raccontato il maresciallo Muru – A quel punto abbiamo fatto un sopralluogo, chiesto informazioni sui luoghi frequentati e fatto ricerche nelle zone limitrofe. Con il comandante ci siamo accorti della bambina che era sul tetto, vicino al cornicione, siamo corsi per soccorrerla e siamo andati al sesto piano. Il comandante “faceva sicurezza” sul balcone e io sono riuscito a raggiungere la bambina. L’ho salutata e ci ho parlato per farle mantenere la calma, mi ha dato la mano e finalmente siamo riusciti a farla riabbracciare dai genitori”.