Uniti per Signa: “La nuova pista ciclabile? Il tratto Bertesche-Monaca uno spreco di denaro pubblico”

SIGNA – E’ di ieri la notizia del via al cantiere per l’apertura della nuova pista ciclabile, quella che collegherà il parco dei Renai a Campi Bisenzio. “Dopo che negli ultimi giorni del mese di luglio del 2019 – si legge in una nota di Uniti per Signa – il consiglio comunale fu costretto a […]

SIGNA – E’ di ieri la notizia del via al cantiere per l’apertura della nuova pista ciclabile, quella che collegherà il parco dei Renai a Campi Bisenzio. “Dopo che negli ultimi giorni del mese di luglio del 2019 – si legge in una nota di Uniti per Signa – il consiglio comunale fu costretto a votare, pena la perdita dei finanziamenti regionali, un progetto definitivo insensato in molte sue parti. Progetto che collega via Arte della paglia, via delle Bertesche e via della Monaca per un costo complessivo di quasi 1 milione di euro di cui circa 632.000 euro da finanziamento regionale e circa 325.000 euro da mutuo acceso dal Comune di Signa. Con un impegno importante di risorse pubbliche”.

“L’idea di fondo – spiegano il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella – era il collegamento fra Comuni interessati al cosiddetto Parco della Piana. Nello specifico, una pista ciclabile che collegasse Signa a Campi Bisenzio. Nel progetto originario del Comune di Signa la pista ciclabile seguiva la nuova circonvallazione da via Arte della paglia all’Indicatore ricongiungendosi a via Pistoiese. Scelta logica. A cui si poteva aggiungere una proposta che il gruppo di Uniti per Signa ha portato in consiglio: arrivati in via Pistoiese utilizziamo i finanziamenti per dare il via a una ciclabile in grado di liberare dal suo “stato di costrizione” la comunità di Sant’Angelo a Lecore. Scelta logica cancellata e proposta non accolta”.

“Dall’ipotesi iniziale si passa a un progetto definitivo (poi esecutivo) che segue la nuova circonvallazione fino a via delle Bertesche. Poi non prosegue naturalmente verso l’Indicatore e nemmeno interessa Sant’Angelo a Lecore. Arrivata all’incrocio con via delle Bertesche, la pista ciclabile devia verso San Mauro. E prosegue lungo via delle Bertesche per un tratto senza illuminazione e senza alcuna previsione d’illuminazione futura. Fino, dopo il cimitero, a girare a sinistra per intraprendere via della Monaca. Questa è la prima scelta insensata e incomprensibile, ma ulteriormente costosa, dell’amministrazione comunale”.

“Via della Monaca si chiama così per costeggia il fosso della Monaca e, di fatto, è un “viottolo” in mezzo ai campi. Che ospiterà una pista ciclabile priva di illuminazione e necessariamente promiscua per il passaggio dei mezzi agricoli. Ma le scelte insensate non sono terminate. Proseguendo lungo via della Monaca, per arrivare a Campi Bisenzio e quindi a via Pistoiese, c’è un percorso già definito: si sfocia in via Dino Campana e prendendo la prima a destra si percorre via 1 Maggio che si collega a via Pistoiese in sicurezza tramite un semaforo. Via 1 Maggio, inoltre, è una strada di recente urbanizzazione. Qui si concretizza la seconda scelta insensata e amplificatrice di costi dell’amministrazione: invece di seguire il percorso esistente, si prevede di intraprenderne uno diverso e tutto da realizzare che trova un inserimento in via Pistoiese all’altezza del Magazzino Anas estremamente difficoltoso. Connessione a via Pistoiese talmente difficoltosa che i permessi a costruire della zona sono stati vincolati ad opere di messa in sicurezza e mitigazione della medesima. Opere che ora saranno a carico della collettività”.

“Quindi, la pista non prosegue parallelamente alla nuova circonvallazione fino all’Indicatore. Non interessa Sant’Angelo a Lecore. Svolta verso San Mauro in via delle Bertesche e poi in via della Monaca determinando il primo aumento dei costi e la prima perdita di funzionalità. Poi, una volta in via della Monaca, non segue l’urbanizzazione già realizzata di via Dino Campana e via 1 Maggio ma si inoltra nel nulla per arrivare a un accesso difficoltoso in via Pistoiese da mitigare con altre spese. Determinando ulteriore aumento di costi e ulteriore perdita di funzionalità e sicurezza. Una situazione che deve interessare i gruppi consiliari della Regione Toscana, sia di maggioranza che di opposizione, visto il finanziamento di 632.000 euro. I cittadini signesi che contribuiscono per 325.000 euro. E agli organi di controllo per l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici”.