Uniti per Signa: “Via Roma, lavori “in panne”. Ma la ditta incassa 220.000 euro”

SIGNA – Non c’è dubbio che il dibattito intorno ai lavori di via Roma resti sempre fra i più accesi a Signa. Lo dimostra anche la presa di posizione del gruppo di Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri e delle consigliere Monia Catalano e Gabriella Fontani, sull’argomento. “Oltre la consueta incontinenza di annunci […]

SIGNA – Non c’è dubbio che il dibattito intorno ai lavori di via Roma resti sempre fra i più accesi a Signa. Lo dimostra anche la presa di posizione del gruppo di Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri e delle consigliere Monia Catalano e Gabriella Fontani, sull’argomento. “Oltre la consueta incontinenza di annunci di sindaco e assessori, – si legge in una nota – i lavori per la cosiddetta “riqualificazione” di via Roma sono in panne. Con un degrado urbano dilagante, rischi per i pedoni che attraversano un cantiere indefinito, caos per residenti e utenti della scuola Leonardo da Vinci, impossibilità per gli esercenti di tornare con i banchi del mercato settimanale nell’ubicazione centrale del capoluogo. A fronte di questo stato di cose alla ditta esecutrice sono stati liquidati un’anticipazione di 163.073 euro e un primo saldo di avanzamento lavori di 220.000 euro”.

“I lavori di via Roma – aggiungono – sono stati consegnati il 6 settembre 2023 per un importo complessivo di 815.365 euro e conclusione fissata per il 24 febbraio 2024 (171 giorni). Su richiesta della ditta appaltatrice sono stati stabiliti ulteriori 30 giorni per l’ultimazione dell’opera: fino al 25 marzo. Ma i lavori non sono mai decollati. La motivazione ufficiale, esposta dall’assessore competente in consiglio comunale a seguito di un’interrogazione del nostro gruppo, è che l’appaltatore non presenta né competenze, né risorse professionali per le asfaltature. Situazione paradossale per una riqualificazione non di un immobile ma di una strada che, fra le altre cose, prevede anche la stesura di “tappeto dalle elevate prestazioni acustiche (pavimentazione a bassa emissione)”. Conseguenza pratica: servono subappaltatori che facciano i lavori per conto dell’appaltatore. Con una sovrapposizione grottesca e complessa per un appalto finanziato in buona parte con fondi Pnrr”..

“Questo lo stato dell’arte, lo stato finanziario è ancora più contraddittorio. La ditta esecutrice dal 26 marzo opera in penale. Quindi il 25 settembre decorreranno sei mesi di penale. Se si considera che il contratto d’appalto prevede l’uno per mille dell’importo complessivo al giorno di penale, dopo sei mesi la penale totale a carico dell’azienda sarà ben superiore ai 100.000 euro. Questo da un lato. Dall’altro, all’appaltatore sono stati liquidati 163.073 euro in data 3 aprile per anticipazione del 20% dell’importo lavori e 220.000 euro ad agosto per il primo saldo di avanzamento lavori”.

“Ora – concludono i consiglieri di Uniti per Signa – si comprende bene che il combinato disposto di lavori sostanzialmente fermi, degrado urbano, caos per residenti e cittadini, subappalti, regole dei finanziamenti Pnrr, anticipazioni incassate dalla ditta esecutrice, penali da pagare dalla medesima crea una miscela potenzialmente esplosiva. Con la parte politica, sindaco e giunta, incapace di un indirizzo politico e da mesi, altresì, impegnata nella profusione di annunci sistematicamente smentiti dalla realtà. C’è poi la valutazione, nel caso in cui l’infrastruttura venisse completata come da attuale progetto esecutivo, delle forti criticità legate al suo utilizzo per cittadini utenti e residenti, mezzi di soccorso, attività commerciali. Questi aspetti sono stati affrontati dal nostro gruppo nei mesi precedenti e saranno approfonditi nelle prossime settimane”.