Viabilità e trasporti, quello che il Partito socialista pensa della Città Metropolitana

SESTO FIORENTINO – Competenze e ruoli della nuova Città metropolitana. Ne ha discusso il Partito socialista in un’assemblea che si è tenuta nel mese di novembre scorso. “Siamo interpreti di un’esigenza che da più parti ci viene sollecitata – si legge in  una nota della segreteria del Partito socialista italiano – l’attesa  è per una […]

SESTO FIORENTINO – Competenze e ruoli della nuova Città metropolitana. Ne ha discusso il Partito socialista in un’assemblea che si è tenuta nel mese di novembre scorso. “Siamo interpreti di un’esigenza che da più parti ci viene sollecitata – si legge in  una nota della segreteria del Partito socialista italiano – l’attesa  è per una Città Metropolitana strutturata per erogare servizi; e ciò va letto alla stregua di una  domanda  di efficacia e di efficienza dell’azione  pubblica. Il territorio è in attesa che la nuova struttura offra un’unione di servizi; segnatamente l’indicazione è per una loro ottimizzazione”.
Secondo il Psi “è indispensabile, prioritariamente, ‘indagare’ circa il ‘patrimonio’ che insiste nel nostro territorio. Un’analisi conoscitiva partendo dalle realizzazioni, in materia”. Mentre viene definito “urgente” il “dare corso alla regolamentazione dell’uso del suolo e del sottosuolo per una razionale sistemazione degli impianti e per una loro informatizzazione”.
“Siamo convinti che l’ente locale debba  mettere in conto la proprietà del sottosuolo, per i ritorni economici connessi e per entrare in possesso di cavidotti  per sviluppare  una  politica  di offerta  di servizi ai cittadini – prosegue la nota del Psi – La competitività di un territorio, infatti, è da mettere in relazione anche alle estensioni delle reti informatiche e alle tecnologie che facilitano le comunicazioni. Le reti cittadine complete ed interconnesse, dotate di impianti a banda larga, sono strumenti utili alla promozione dello sviluppo del territorio nonché sono funzionali al  miglioramento dei rapporti con i cittadini”.
Il Psi ha condiviso le indicazioni del Piano strategico regionale sulle infrastrutture viarie. “Pertanto la nostra  sollecitazione verte sull’esigenza di ‘sfruttare’ al meglio le potenzialità di una infrastruttura che insiste nel territorio della piana fiorentina – prosegue la nota – interconnessa, parzialmente, con la viabilità comprensoriale; le modifiche realizzate nelle infrastrutture,  intervenute negli anni, ne hanno modificato la funzionalità: di fatto non è più rispondente alle attuali esigenze del territorio che ha assunto tutte le caratteristiche  di una  ‘piattaforma  logistica’ della realtà fiorentina e non solo. In primis, quindi, urge recuperare ad una logica nuova una infrastruttura che attualmente  è  nella disponibilità  esclusivamente di alcune utenze”.
Una proposta, si legge nella nota, “dettata anche dalle modificazioni intervenute ovvero che  interverranno nei flussi di traffico della piana fiorentina”. Il riferimento è “all’aumentato carico di infrastrutture autostradali (dal completamento della terza  corsia dell’A1 alla terza corsia prevista sull’A11), alle modificazioni che  interverranno, sulla  scorta delle previsioni dei Piani Strutturali, e delle future dislocazioni  di attività di servizio (Mercafir, stadio, nuova  pista aeroporto)”.
“Nei prossimi anni saremo impegnati a risolvere il problema  di selezionare i flussi di traffico ancor prima dell’entrata nel territorio fiorentino – prosegue la nota del Psi – potremmo  dare corso, a distanza  di anni, al pensiero di Detti: considerare,  di fatto, il territorio della piana, un territorio fiorentino (da ciò deriva la denominazione del casello che, pur non essendo nella cerchia muraria di Firenze, ottenne la denominazione di Firenze Nord in quanto Porta a Nord di Firenze).Rendiamo attuale le problematiche connesse al progetto del ‘Passaggio a Nord Ovest’: proviamo a prendere atto che i confini comunali hanno fatto il loro tempo ribadendo la  loro  virtualità”.
Per il Psi “per la risoluzione delle problematiche evidenziate, potrebbe essere il recupero, a flussi di traffico  più diversificati, del casello di Firenze Nord; per meglio dire, attivare percorrenze veicolari con origine e destinazione Città Metropolitana – Sistema Infrastrutturale Autostradale Generale: è sufficiente abbattere le barriere fisiche che impediscono agli utenti di utilizzare, il casello di Firenze Nord, per entrare ed uscire dal sistema autostradale generale. In aggiunta si recupera alla viabilità ordinaria l’asta terminale di 6 km dell’autostrada A11, consentendone l’accesso  anche agli  utenti con provenienza dalla viabilità ordinaria, ovviamente senza pagare pedaggio. Attualmente il tratto autostradale è parzialmente libero da pedaggio”.
Quale ricaduta avrebbe tutto ciò, si chiede il Psi?
“Integrazione, a mezzo viabilità ordinaria, fra l’interporto di Gonfienti e la grande  distribuzione (Coop, Firenze, Gigli, Centro Direzionale Osmannoro, Ikea, Centro Direzionale Firenze Nord), interconnessione della Perfetti Ricasoli Prato con l’asta terminale dell’A11; viene messo a disposizione degli utenti che interagiscono, a livello viario, con il tessuto economico delle nostre realtà, la utilizzazione del Casello di Firenze Nord; recupero alla viabilità ordinaria dell’asta terminale dell’autostrada Firenze – Mare di 6 Km; gli operatori del Centro Direzionale potranno dilatare l’offerta  di servizi  anche  ad utenti esterni al sistema  autostradale”.