Celiachia, accordo per agevolare i pasti senza glutine nelle mense scolastiche

FIRENZE – E’ stato siglato un protocollo tra Regione Toscana, Anci e Aic (associazione italiana celiachia) per migliorare e rendere sempre più efficiente il servizio di preparazione e somministrazione di pasti senza glutine nelle mense scolastiche e favorire sempre di più il normale inserimento nella vita sociale delle persone affette da celiachia. Per la Regione […]

FIRENZE – E’ stato siglato un protocollo tra Regione Toscana, Anci e Aic (associazione italiana celiachia) per migliorare e rendere sempre più efficiente il servizio di preparazione e somministrazione di pasti senza glutine nelle mense scolastiche e favorire sempre di più il normale inserimento nella vita sociale delle persone affette da celiachia.

Per la Regione il protocollo è stato siglato dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, per l’Anci dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, e per l’Aic da Vanda Carusi, primo consigliere Aic onlus Toscana.

Secondo il protocollo siglato stamani, Anci e Aic collaboreranno attivamente con le aziende sanitarie per realizzare progetti volti a facilitare l’inserimento nella vita scolastica di bambini e ragazzi celiaci, favorendo anche la partecipazione dei Comuni, in quanto responsabili del servizio di ristorazione scolastica. In particolare, le aziende sanitarie, attraverso i dipartimenti di prevenzione, metteranno a disposizione dei Comuni aderenti risorse per un totale di circa 930mila euro, per attivare interventi specifici nelle mense scolastiche, indirizzati a: realizzare la separazione spaziale di locali o zone e attrezzature, strumenti; rinnovare o acquisire attrezzature e strumenti ad uso esclusivo (utensili, macchine per il pane, ecc.); acquistare contenitori ad uso esclusivo e correttamente etichettati e contenitori monoporzione; migliorare la corrispondenza del menu offerto ai celiaci al menu comune (integrazione del menu); implementare l’utilizzo di alimenti naturalmente privi di glutine e migliorare le caratteristiche organolettiche del pasto per i soggetti celiaci.

I Dipartimenti di prevenzione delle aziende integreranno questi interventi con azioni informative nei confronti dei celiaci, dei loro familiari e degli operatori del servizio di ristorazione, volte a sostenere il cambiamento a favore di una dieta senza glutine, da mantenere nell’ambito di corretti stili di vita; moduli di formazione professionale e di aggiornamento rivolti agli operatori addetti alla preparazione e somministrazione dei pasti.

Con il protocollo siglato stamani, i soggetti firmatari si impegnano quindi a collaborare con le aziende sanitarie per individuare e attuare le modalità operative più efficaci dirette a promuovere la massima partecipazione dei Comuni toscani, divulgando nella maniera più ampia possibile tutte le attività tra i celiaci, le loro famiglie e la popolazione in generale.

Al 31 dicembre 2015, i celiaci in Toscana risultavano essere 14.356 (4.086 maschi e 10.270 femmine). La maggior concentrazione è nelle fasce di età 19-40 anni (5.020) e 41-65 (4.443). Le mense toscane che erogano pasti senza glutine sono 2.817: 1.951 le mense scolastiche; 307 quelle ospedaliere; 559 quelle pubbliche. Nella provincia di Firenze sono 154 le mense scolastiche che erogano pasti senza glutine.