Ibm, i lavoratori chiedono un tavolo di confronto

SESTO FIORENTINO – Un tavolo di confronto per Ibm. E’ quanto hanno chiesto i lavoratori dell’azienda leader mondiale dell’informatica che durante le feste natalizie ha ceduto 300 lavoratori a Modis, società del gruppo Adecco, al Ministero dello Sviluppo. L’azienda però continua a negare qualsiasi confronto sindacale in sede istituzionale. Da Firenze, dove operano oltre 80 […]

SESTO FIORENTINO – Un tavolo di confronto per Ibm. E’ quanto hanno chiesto i lavoratori dell’azienda leader mondiale dell’informatica che durante le feste natalizie ha ceduto 300 lavoratori a Modis, società del gruppo Adecco, al Ministero dello Sviluppo. L’azienda però continua a negare qualsiasi confronto sindacale in sede istituzionale. Da Firenze, dove operano oltre 80 operatori, la Fiom Cgil ha chiesto l’apertura di un tavolo in Regione Toscana.
“Si stanno rincorrendo sempre di più, voci di ulteriori tagli occupazionali per i lavoratori del gruppo Ibm, presente in Toscana con la sua sede regionale di Firenze – dicono aniele Collini e Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze – Durante le feste natalizie quattro di loro sono già stati ceduti a Modis. L’azienda, intanto, provvede ad annunciare in pompa magna assunzioni di giovani, a cui si controbilanciano maggiori e più importanti dichiarazioni di esuberi. Perciò, dopo lo sciopero indetto dal coordinamento nazionale delle Rsu Ibm ed effettuato lo scorso venerdì 5 febbraio, provvederemo a chiedere l’apertura di un tavolo anche a livello regionale, per portare a conoscenza delle istituzioni locali la condizione dei lavoratori Ibm di questo territorio”.