Misericordia Campi: da quasi mezzo secolo sulla strada della carità

CAMPI BISENZIO – “La carità non avrà mai fine”: le parole dell’inno alla carità di San Paolo pronunciate del provveditore della Misericordia di Campi, Cristiano Biancalani, incarnano appieno lo spirito dell’associazione di volontariato campigiano, che oggi ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per i 470 anni dalla sua fondazione. Un appuntamento importante, festeggiato per […]

CAMPI BISENZIO – “La carità non avrà mai fine”: le parole dell’inno alla carità di San Paolo pronunciate del provveditore della Misericordia di Campi, Cristiano Biancalani, incarnano appieno lo spirito dell’associazione di volontariato campigiano, che oggi ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per i 470 anni dalla sua fondazione. Un appuntamento importante, festeggiato per di più in concomitanza con l’anno giubilare straordinario della Misericordia ma anche perchè “dal 1996 a oggi, quando ci furono i festeggiamenti per i 450 anni – ha aggiunto Biancalani – di cose ne sono cambiate tante”. E se ieri c’è stato una piccola anteprima nel centro di Campi di quello che sarà il programma di iniziative organizzate da qui alla fine di novembre, oggi è stata la volta della Messa solenne celebrata nella Pieve di Santo Stefano da monsignor Franco Agostinelli, vescovo di Prato e Correttore nazionale delle Misericordie. Alla presenza di alcune associazioni amiche (la Misericordia di Firenze e la Misericordia di San Mauro, rappresentate rispettivamente dal provveditore Andrea Ceccherini e dal governatore Beatrice Biancalani), del presidente della Federazione regionale delle Misericordie Alberto Corsinovi, dell’assessore alla protezione civile Riccardo Nucciotti e dai rappresentanti dalle forze dell’ordine attive sul territorio. Insieme a loro, fra gli altri, anche Stefano Mecocci, presidente della Fondazione Chianti Banca, e Alessandro Falcini, responsabile Confesercenti area metropolitana. “Misericordia – ha detto monsignor Agostinelli – è una parola importante, soprattutto per il nostro senso di appartenenza. Ma tutto ciò non vuol dire “solo” prestare soccorso a chi ha bisogno, la nostra chiesa non sono queste quattro mura ma il mondo dove la gente lotta, sbaglia, impreca”. “E’ sulla carità che le Misericordie sono nate e si sono sviluppate, – ha aggiunto Biancalani – da parte nostra tutta la buona volontà per essere gli strumenti di questa carità. Il mio grazie va a tutta l’associazione (che può contare su 562 fra confratelli e consorelle e circa 6.000 soci, n.d.r.) in una ricorrenza che ci offre una gratificazione personale ma soprattutto interiore”. Concetti ribaditi anche da don Marco Fagotti, parroco di Santo Stefano, che ha aggiunto: “Quella di oggi e degli appuntamenti che verranno nei prossimi mesi ci danno l’opportunità di riprendere in modo convinto il nostro cammino, con la Misericordia che deve essere intesa come perdono per vivere bene il presente e dare le fondamenta al futuro”. “Il mio grazie – ha concluso l’assessore Nucciotti – va a tutti i confratelli. Fra le mie deleghe c’è quella alla protezione civile e io la considero una fortuna, perchè i volontari della Misericordia, oltre a essere una ricchezza per tutta Campi, rappresentano davvero quello che è lo spirito dell’associazione”.