“Palermo chiama Italia”: mille studenti a Spazio Reale per dire no alla mafia

CAMPI BISENZIO – Mille studenti a Spazio Reale in nome della legalità: Palermo chiama Italia. Sono stati un migliaio gli studenti provenienti da tutta la Toscana e da alcune regioni limitrofe, in occasione del XXIV anniversario dalla strage di Capaci, che questa mattina sono stati ospitati a Spazio Reale. “Palermo Chiama Italia”, infatti, è un […]

CAMPI BISENZIO – Mille studenti a Spazio Reale in nome della legalità: Palermo chiama Italia. Sono stati un migliaio gli studenti provenienti da tutta la Toscana e da alcune regioni limitrofe, in occasione del XXIV anniversario dalla strage di Capaci, che questa mattina sono stati ospitati a Spazio Reale. “Palermo Chiama Italia”, infatti, è un evento voluto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” per sensibilizzare i ragazzi sui valori civili che sono alla base della nostra società. Numerosi gli interventi da parte degli studenti con balli, musica e letture: presenti dei detenuti della Casa Circondariale Dogaia, alcuni ragazzi che hanno sperimentato il lavoro nei campi della legalità a Corleone e alcuni membri dell’Associazione familiari vittime strage via dei Gergofili.  Gli studenti hanno intonato tutti insieme l’inno di Mameli, aprendo la seconda parte della mattinata con la premiazione delle scuole che hanno partecipato al concorso indetto dal Miur e dalla Fondazione per promuovere la cultura della legalità: il primo premio a livello nazionale è stato assegnato all’I.C. Capannoli di Pisa. “Se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro né pensare che sia una piovra o un cancro. Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia”: queste le parole del direttore di Spazio Reale, Elisabetta Carullo, già sindaco di Stefanaconi (VV), un Comune della Calabria sciolto nel 1994 per infiltrazioni mafiose, ricordando il giudice Giovanni Falcone, nel giorno del 24° anniversario dalla strage di Capaci.