Peretola, comitati all’attacco: “Aeroporto non a norma, si ridimensionino i voli”

SESTO FIORENTINO – Che la nuova pista dell’aeroporto di Peretola sia al centro di una questione quanto mai complessa è risaputo. Lo dimostra anche il nuovo colpo di scena, emerso nella tarda serata di ieri e che oggi abbiamo approfondito con Gianfranco Ciulli (portavoce del coordinamento dei Comitati per la salute della Piana di Prato […]

SESTO FIORENTINO – Che la nuova pista dell’aeroporto di Peretola sia al centro di una questione quanto mai complessa è risaputo. Lo dimostra anche il nuovo colpo di scena, emerso nella tarda serata di ieri e che oggi abbiamo approfondito con Gianfranco Ciulli (portavoce del coordinamento dei Comitati per la salute della Piana di Prato e Pistoia e presidente dell’associazione Vas – Vita, ambiente e salute). Il colpo di scena riguarda il rigetto del ricorso straordinario al Capo dello Stato che Adf aveva presentato contro il decreto di Via 676 del 2003 e che imponeva la messa in sicurezza dell’aeroporto attraverso l’allungamento dell’attuale pista con interramento della autostrada A11 e pista di rullaggio.

A diffondere il documento lo stesso Coordinamento dei comitati, rimasto “segreto” per cinque anni. Il rigetto del ricorso, infatti, datato giugno 2012 a firma dell’allora presidente Giorgio Napolitano, avrebbe dovuto comportare l’immediata ottemperanza delle prescrizioni contenute in quel decreto di Via, ma in realtà è tutto rimasto sulla carta con il tacito consenso della Regione e dello stesso ministero dell’ambiente che erano chiamati a far rispettare quel decreto di Via. “Perchè – si chiede ma soprattutto chiede Ciulli – dal 2012 a oggi il ministero non ha fatto delle verifiche sulle prescrizioni?”. Valutazioni e documenti che i comitati hanno inviato alla Procura di Firenze sotto forma di esposto: “Sarà la magistratura a valutare se ci sono state omissioni… Quel che è certo, dal nostro punto di vista, è che da oggi dovrebbe esserci un ridimensionamento dei voli a Firenze e uno spostamento su Pisa. Se prima il buon senso non c’è stato, almeno si recuperi adesso”. Altro aspetto che i comitati fanno notare è che per ottenere il famigerato decreto Via sul progetto di ampliamento del Vespucci con nuova pista, incagliato da quasi un anno al ministero dell’Ambiente e minato da 142 prescrizioni tecniche, è necessario aver rispettato il decreto 676/2003. “Cosa che non è stata fatta”.

La chiacchierata poi si sposta sulla recente richiesta del sindaco di Calenzano, Alessio Biagioli, di aprire un tavolo tecnico e di confronto sulla questione dell’aeroporto: “Noi avevamo già fatto una richiesta del genere tre anni fa – aggiunge Ciulli – ma tutti allora si sono tirati indietro, senza aver mai risposto alle problematiche, tecniche e non, che abbiamo sempre evidenziato”. “La strada da seguire – continua – è un’altra, ovvero la terza pista intercontinentale a Pisa che permetterebbe l’arrivo degli Airbus 380. Invece si preferisce spendere 800 milioni per Peretola – contro una spesa di 150 milioni – realizzando qualcosa che creerà problemi alla Piana e al territorio circostante e che non dà sicurezza”.