Piano Operativo, Articolo 1-MDP prende posizione e “detta” le priorità

SIGNA – Non c’è dubbio che l’avvio del procedimento del Piano Operativo sia un argomento di interesse e dibattito a Signa. Non solo a livello politico. In tal senso Articolo 1-MDP (nella foto il capo gruppo in consiglio comunale Valentina Quattrone) intende sottolineare con forza alcune considerazioni di carattere politico e amministrativo. “Riteniamo – si […]

SIGNA – Non c’è dubbio che l’avvio del procedimento del Piano Operativo sia un argomento di interesse e dibattito a Signa. Non solo a livello politico. In tal senso Articolo 1-MDP (nella foto il capo gruppo in consiglio comunale Valentina Quattrone) intende sottolineare con forza alcune considerazioni di carattere politico e amministrativo. “Riteniamo – si legge in una nota – che il territorio signese abbia ormai raggiunto lo “sfruttamento” massimo in termini di utilizzo del suolo e che sia necessario in via prioritaria attivarsi per la messa in sicurezza idraulica del territorio a tutela dei cittadini che abitano nelle zone dove il rischio è più alto. Riteniamo che le previsioni possibili per il nuovo Piano Operativo debbano essere quelle tese a riequilibrare, fra le diverse zone territoriali, le dotazioni riferite agli standard urbanistici quali: aree per l’istruzione (asili nido, scuole materne e scuole d’obbligo); aree per attrezzature di interesse comune (religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi); aree per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e lo sport. aree per parcheggi”. E ancora: “Chiediamo fin dalla formazione del nuovo Piano Operativo, l’applicazione e la ridefinizione del territorio urbanizzato prevista all’articolo 4 della Legge regionale numero 65/2014 sulle norme di governo del territorio (ovvero limitando la zona di edificazione al margine dell’esistente). Riteniamo che le previsioni del Piano Operativo debbano in primis riguardare e agevolare recuperi edilizi e ristrutturazioni privilegiando gli interventi tesi al miglioramento dell’efficienza energetica, ponendosi come obiettivo la riqualificazione urbana del territorio e del patrimonio edilizio esistente. Chiediamo che qualsiasi proposta di sviluppo che comporti delle modifiche urbanistiche venga definita in stretta relazione con gli uffici regionali competenti al fine di garantire la filosofia di fondo che pervade la legge regionale ovvero quella di limitare l’uso di nuovo suolo e che coincide con le richieste che rivendichiamo con forza. Chiediamo infine all’amministrazione comunale che il Piano Operativo sia pubblicizzato, condiviso e costruito assieme a tutta la cittadinanza signese e che tale occasione di confronto sia sfruttata anche per introdurre l’avvio del nuovo Piano strutturale”.