Comitato per la tutela degli alberi, “il viale Machiavelli è il viale dei birilli”

SESTO FIORENTINO – “Viale dei Birilli” così il Comitato per la tutela degli alberi definisce il nuovo viale Machiavelli dopo il taglio dei pini e la piantumazione di nuovi alberi. Con ironia il Comitato sottolinea come questo viale sia una strada che potrebbe sostituire l’estate del sole dei sestese “da quest’anno, per prendere il sole, […]

SESTO FIORENTINO – “Viale dei Birilli” così il Comitato per la tutela degli alberi definisce il nuovo viale Machiavelli dopo il taglio dei pini e la piantumazione di nuovi alberi. Con ironia il Comitato sottolinea come questo viale sia una strada che potrebbe sostituire l’estate del sole dei sestese “da quest’anno, per prendere il sole, non sarà più necessario andare al mare. Basterà recarsi a Sesto Fiorentino nel nuovo Viale dei Birilli” scrive il Comitato, proprio per le piccole dimensioni degli alberi appena piantati.

L’ironia del Comitato prosegue, in un post pubblicato sul social Facebook giocando sul caldo estivo e su quello che potrà esserci in viale Machiavelli privato dei grandi alberi. “La presenza di alberi – prosegue il Comitato – non solo nei parchi, ma anche e soprattutto lungo le strade delle città è di vitale importanza, sia per la loro capacità di assorbire anidride carbonica e bloccare le polveri sottili sia per mitigare la temperatura, evitando le isole di calore che recano grandi danni alla salute (come ricordano le linee guida del Ministero della Salute) e rendono le città invivibili. Sesto Fiorentino ha scelto le Querce fastigiate, più simili a birilli che ad alberi, nonostante che nel documento della Regione Toscana per la piantumazione e la qualità dell’aria, si sconsigli questa tipologia di piante ‘in quanto emettitori di composti volatili organici (COV), presentano un elevato potenziale di formazione dell’ozono e sono quindi da evitare in zone ad elevate concentrazioni di O3’. L’esatto contrario di quello che la nostra città necessita anche tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione che, come ha dimostrato la vicenda Covid, risulta più sensibile alle malattie respiratorie”.

Secondo il Comitato “i danni causati dagli alberi, sono, nel lungo periodo, decisamente inferiori ai benefici che possono apportare”. Oltre a quello che il Comitato definisce “danni causati dagli alberi” ci sarebbero anche i “i costi per la loro cura e la loro sostituzione” che, prosegue il Comitato “sarebbero nel tempo stati abbondantemente recuperati, lasciando inalterato l’aspetto del viale”. Un modo, prosegue il Comitato “i progettare la città” che “noi non lo condividiamo” perchè prosegue la nota è “una riqualificazione degna della più anonima periferia industriale”, questo anche con la pista ciclabile, “i 200 metri di pista ciclabile non valgono certo la bellezza che la storia di quei pini poteva raccontare”.