Nencini (Cobas) “Ancora a rischio il futuro di Ginori”

SESTO FIORENTINO – I lavoratori della Ginori, il 19 marzo alle 9, saranno davanti al palazzo di Giustizia di Novoli per dar vita a dun presidio mentre, all’interno, saranno aperte le buste che (si spera) saranno presentate da chi intende acquisire il prestigioso marchio sestese. Alla prima contesa si presentarno la cortada Lenox-Apulum e i […]

SESTO FIORENTINO – I lavoratori della Ginori, il 19 marzo alle 9, saranno davanti al palazzo di Giustizia di Novoli per dar vita a dun presidio mentre, all’interno, saranno aperte le buste che (si spera) saranno presentate da chi intende acquisire il prestigioso marchio sestese. Alla prima contesa si presentarno la cortada Lenox-Apulum e i piemontesi della Sambonet. Allora vinsero i rumeno-statunitensi. Poi tutto all’aria e un nuovo bando di assegnazione deciso dopo la seduta del tribunale del 7 gennaio. “Allora rimanemmo allibiti per la decisione del tribunale visto che tutto sembrava andato a posto – dice Giovanni Nencini dei Cobas Ginori – adesso temiamo un gioco che salvi solo i soldi e rischi di sacrificare l’occupazione”: Nel bando per l’assegnazione, infatti, non ci sono riferimenti a nessun parametro per l’aggiudicazione tranne quello dell’offerta economica migliore.

“Non crediamo si possa definire un buon affare – dice Nencini – incassare più dei 14 milioni della base d’asta se a paerdere il lavoro potrebbero essere decine di lavoratori”.

Se l’asta del 19 marzo andasse deserta occorrerà bandire una nuova gara magari partendo da meno dei 14 milioni adesso indicati. Comunque, dopo il 19 marzo ci saranno altri 10 giorni nel corso dei quali chiunque potrà rilanciare (per multipli di 200mila euro) sulla cifra di aggiudicazione che sarà considerata “provvisoria” fino al 29 marzo.

Intanto avanza l’ipotesi che ci possa essere un terzo concorrente per l’aggiudicazione di Ginori, forse un fondo di investimento italiano.