SESTO FIORENTINO – Non una città, ma un viaggio all’interno di uno stato d’animo, un viaggio dentro la società attuale. E’ questo il nuovo punto di vista di Intercity Festival Odissea in cartellone al Teatro della Limonaia fino al 31 ottobre.
“E’ sempre un viaggio – spiega il direttore artistico Dimitri Milopulos – e se si pensa all’ultimo anno si parla di viaggi sui barconi e di morti. Dall’altra parte poi c’è la Grecia, il crollo di un Paese. In tutto questo ho visto l’Odissea che diventa il ritrovamento della propria identità. L’Odissea rappresenta la situazione attuale”.
E anche il teatro sta vivendo una sua personale odissea.
“Il teatro, in generale – dice Milopulos – vive uno stato di disagio e rappresenta la realtà che lo circonda. Quella di quest’anno è una festa di teatro in tempi difficili”.
Dopo “Il viaggio di Ulisse” che apre la rassegna con Monica Bauco insieme al noto musicista dell’Orchestra del Maggio Fiorentino Lorenzo D’Attoma arriva a Sesto “Meeting the Odyssey”, singolare progetto europeo, di cui la struttura sestese fa parte integrante. Si tratta di un progetto artistico e sociale itinerante che parte dal Mar Baltico per arrivare nel Mar Mediterraneo. Ogni estate dal 2014 al 2016, artisti e organizzatori di diversi Paesi europei navigano insieme a bordo del veliero Hoppet, portando pièce teatrali e workshop in tutta Europa. Il progetto mescola elementi dell’Odissea, tematiche europee attuali e storie raccolte attraverso lo scambio con le popolazioni locali. Due le produzioni dunque che arrivano a Intercity attraverso Meeting the Odyssey:
La prima, che aprirà Intercity 2015 (25, 26, 27 settembre) è Nausicàa, io sono” una produzione firmata Cada Die Teatro. Diretta da Giancarlo Biffi e con un cast multietnico, è il controcanto assonante e contrapposto a “Io sono nessuno”. L’incontro con lo straniero, l’essere straniero, il sentirsi straniero. Con chi si sente straniero nel proprio Paese. La seconda, “Sbarchi, un’odissea” fregia di Michele Losi e Peter Kirk, andrà in scena all’inizio di ottobre (9, 10 ottobre) con un cast europeo.
Il palco centrale invece di questa 28° edizione di Intercity è riservato al Québec. Intercity ripropone, a più di venti anni dal suo debutto, “Le cognate” di Michel Tremblay per la regia di Barbara Nativi che nasce infatti dal lontano Intercity Montreal, un cult, record sia di incassi che di gradimento del pubblico e della critica. Cogliendo l’occasione dei 10 anni dalla scomparsa della sua creatrice, Intercity ha scelto di produrre di nuovo lo spettacolo in una versione “rinfrescata” che debutterà alla fine di settembre al Teatro Puccini (30 settembre, 1, 2, 3, 4 ottobre). Lo spettacolo sarà curato da Dimitri Milopulos con un cast nuovo: Stefania Stefanin, Ludovica Fazio, Vania Rotondi, Luisa Cattaneo, Silvia Frasson, Diletta Oculisti, Silvia Guidi, Monica Bauco, Annamaria Guerrini, Marcella Ermini, Caterina Tiossi, Teresa Fallai, Rossella Chirulli, Giada Secchi, Greta Milopulos e Gabriele Ughi nel ruolo di Johnny e le musiche di Marco Baraldi.
Nel Foyer del teatro sarà allestita una piccola mostra fotografica dedicata alle più importanti (storicamente) produzioni dello spettacolo in giro per il mondo con l’aiuto di Michel Tremblay; parallelamente sarà esposto per l’occasione il modello di scena originale dello spettacolo.
A completare il quadro quebecchese Intercity propone in forma di mise en espace altri due testi, con la prospettiva di vederli realizzati durante la prossima stagione come vere produzioni. Due testi (26 ottobre dalle ore 21) che hanno nel loro epicentro la desolazione della società di oggi contrastata da questo nostro continuo viaggiare verso una possibile speranza, verso una meta tanto desiderata.
Il primo sempre di Michel Tremblay “Frammenti di inutili bugie” sarà diretto da Dimitri Milopulos. Il secondo “Nous voir nous. Ci vediamo” di Guillaume Corbeil, sarà curato da Claudio Cirri.