Mister Gutili, una Sestese ye-ye e tanta voglia di vincere

SESTO FIORENTINO – Per il suo presidente Filippo Giusti è il “verbo”: investimenti nelle strutture, investimenti nel settore giovanile. Per la società, la Sestese Calcio, si tratta di una scelta obbligata, data la crisi, ma anche di una fonte di grandi soddisfazioni, dal momento che ogni anno non mancano i giovani che grazie al vivaio […]

SESTO FIORENTINO – Per il suo presidente Filippo Giusti è il “verbo”: investimenti nelle strutture, investimenti nel settore giovanile. Per la società, la Sestese Calcio, si tratta di una scelta obbligata, data la crisi, ma anche di una fonte di grandi soddisfazioni, dal momento che ogni anno non mancano i giovani che grazie al vivaio rossoblu riescono a fare il salto in serie D o in Lega Pro. Per il mister Enrico Gutili, alla guida della prima squadra, si tratta invece di una grande opportunità che si sposa alla perfezione con la sua voglia di lavorare con i giovani, di farli crescere e maturare per centrare l’obiettivo salvezza nel campionato di Eccellenza.

Mister Gutili, dopo un avvio difficile siete riusciti a ribaltare il risultato contro il San Donato, nonostante un avvio di gara tutt’altro che eccellente…

“C’è grande soddisfazione per essere riusciti a centrare la vittoria con una squadra molto giovane. Sabato è stato determinante l’essere rientrati in campo per il secondo tempo con l’atteggiamento e la mentalità giusti, riuscendo a sfruttare la superiorità numerica. Soprattutto i giocatori che avevano avuto problemi nella prima frazione hanno dimostrato carattere, si sono caricati la squadra sulle spalle e in dieci minuti hanno ribaltato il risultato”.

Nonostante la vittoria per 4-2, sono stati ancora troppi gli errori e le imprecisioni dovute all’inesperienza. Non preoccupa, in prospettiva, questo limite?

“Molti errori, soprattutto nel primo tempo, erano legati alla mancanza di tranquillità, viste le due precedenti sconfitte e la giovane età dei ragazzi che possono aver sofferto la pressione, sbagliando anche cose banali. Anche per questo dobbiamo cercare di avere maggiore fiducia in quello che facciamo durante la settimana”.

Domenica incontrerete la Castiglionese, una società che rispetto allo scorso anno è migliorata molto. Che approccio si aspetta dai suoi ragazzi?

“Ci penseremo da oggi.  Sarà una partita dura, la Castiglionese è una squadra difficile e molto attrezzata, con giocatori che possono risolvere la partita da soli”.

In ottica di programmazione, come avete pensato di sviluppare questa scelta di puntare sui giovani e giovanissimi?

“La società ha scelto di non investire nel mercato per dare spazio ai propri ragazzi. E’ una scelta che mi trova d’accordo e che si sposa con il mio desiderio di lavorare con i giovani, per farli crescere e maturare. E’ naturale, poi, che i più promettenti finiscano in società di categorie superiori già prima di aggregarsi alla prima squadra. Nonostante ciò, nel nostro settore giovanile non mancano gli elementi di qualità, come dimostrano alcuni degli innesti in prima squadra provenienti dagli Allievi dello scorso anno”.

La Sestese è una società con una lunga storia alle spalle e un legame, ora caldo, ora più tiepido, con Sesto. Com’è oggi il rapporto con la città?

“Siamo in un periodo di tiepidezza. Non abbiamo molto seguito, un po’ per Sky e per le pay TV, un po’ per la mancanza di campanilismo che invece molto forte in realtà più piccole. I Sestesi hanno la Fiorentina praticamente in casa e Prato a cinque minuti. E’ difficile portare le persone allo stadio, ma sappiamo di poter contare sui nostri affezionati”.

Giovanni Rizzo