Consiglio comunale (2), il dibattito

SESTO FIORENTINO – Ieri sera la prima seduta del Consiglio comunale di questa legislatura, con il giuramento del sindaco Lorenzo Falchi e l’esposizione del suo programma di governo (qui l’articolo con l’intervento). Presente, fino all’elezione del presidente del Consiglio comunale Ivan moscardi anche il commissario straordinario Antonio Lucio Garufi che ha augurato alla nuova assemblea […]

SESTO FIORENTINO – Ieri sera la prima seduta del Consiglio comunale di questa legislatura, con il giuramento del sindaco Lorenzo Falchi e l’esposizione del suo programma di governo (qui l’articolo con l’intervento). Presente, fino all’elezione del presidente del Consiglio comunale Ivan moscardi anche il commissario straordinario Antonio Lucio Garufi che ha augurato alla nuova assemblea buon lavoro. Hanno quindi preso parole i capigruppo delle formazioni politiche.

Il primo è stato Pietro Cavallo del Movimento 5 Stelle, che tra le varie cose ha chiesto alla nuova amministrazione una riduzione delle spese pubbliche e di essere sempre aperta e disponibile al confronto ai problemi, anche quotidiani, dei cittadini. Ha chiesto attenzione all’urbanistica e all’efficienza energetica degli edifici e alla loro valorizzazione, soprattutto quelli centrali come palazzo pretorio. Ha poi ricordato i fatti recenti avvenuti all’Osmannoro. “E’ un territorio abbandonato a se stesso – ha detto – non ci sono collegamenti con il centro e nessuna struttura pubblica”, auspicando quindi un cambiamento.

Maria Tauriello si è detta onorata di ricoprire la carica di consigliera comunale. Anche l’esponente di Forza Italia ha ricordato la questione Osmannoro, “un’emergenza che il sindaco dovrà risolvere”. Si dovrà lavorare molto, secondo Tauriello, “per ricostruire la cultura del turismo”, per la viabilità “molto carente anche tra i comuni della Piana”, per la sicurezza. “Non vogliamo chiamarci minoranza – ha detto – ma fieramente opposizione. Con le forze che rappresento porteremo proposte e progetti e ci aspettiamo un confronto vero e aperto, senza pregiudizi politici”.

L’intervento di Maurizio Quercioli (coalizione Insieme, lista Sesto Bene comune) è stata incentrata sull’analisi del voto e sullo scenario politico a Sesto. “E’ stato un cambiamento epocale – ha detto – per la prima volta il partito di piazza Ginori siede nei banchi dell’opposizione. Sono state alcune scelte che hanno portato a questa rottura, quelle del termovalorizzatore e dell’aeroporto, del Polo scientifico lasciato isolato, della macchina amministrativa a volte chiusa in se stessa, dell’azzeramento dei servizi all’Osmannoro. Abbiamo ascoltato con piacere alcune proposte del sindaco Falchi e apprezziamo molto le prime decisioni contro l’inceneritore. Vedo però che parte della Giunta viene dal passato e spero che non si tratti, come alcuni hanno detto, di una specie di ‘restaurazione’, con il vecchio vestito di nuovo. Apprezziamo molto i primi atti come la nomina del professor Montanari e il ricorso al Tar per cui vogliamo davvero pensare che ci sia un rinnovamento: aspettiamo in questo senso segnali chiari”.

Andrea Guarducci di Per Sesto, emozionato, ha ricordato le vicende che hanno portato alla nascita della formazione politica di cui fa parte. “La città si è divisa dopo – ha detto – e qualcuno ha giocato molto su questa frattura e secondo me è uno degli elementi che ha causato la disaffezione al voto. Dopo la frattura noi però siamo ripartiti e abbiamo risposto con quello che sappiamo fare: la politica, stare tra la gente e costruire un progetto con loro. Il nostro programma lo abbiamo fatto così”. Poi ha lanciato un messaggio alla formazione di Quercioli. “Parte della nostra vittoria – ha detto Guarducci – viene anche dall’altra bella coalizione di Sesto Bene comune. Suggerisco quindi di riprendere un dialogo vero, la battaglia alle opere che vogliono rovinare la nostra Piana deve essere fatta tutti insieme. Penso quindi che dovremo accogliere la proposta del sindaco di istituire una commissione sulle grandi opere”.

Anche Lorenzo Zambini, coalizione centrosinistra lista Pd, ha fatto un analisi del voto. “Si riparte davvero – ha detto – in quest’aula dove dopo un anno rientra la dialettica politica. Il voto ha dato un risultato frastagliato, con la coalizione vincitrice che ha preso il 27 per cento, quindi il sindaco avrà ora la grande responsabilità di essere il sindaco di tutti. Non si riparte però da zero perché abbiamo una memoria storica e non si può cancellare la storia politica di ognuno di noi. Faremo proposte sulla salute, che non riguarda solo la qualità dell’aria, ma anche l’alimentazione, il movimento e faremo un’opposizione seria e costruttiva. Ma, lo dico, non pensiamo di rifare la città della Piana contro Firenze un’altra volta, perché abbiamo già visto che è una politica fallimentare”.

Infine, Jacopo Madau di Sinistra Italiana. “Sì era un progetto a cui serviva un collante – ha detto – e noi ne abbiamo trovati due: Lorenzo Falchi e il programma”. Contrarietà a aeroporto e inceneritore, spingere sulla sanità pubblica, opporsi alle esternalizzazioni dei servizi, “battersi perché venga finalmente recepita la volontà popolare sull’acqua pubblica, dopo il referendum del 2011” saranno le azioni da intraprendere.

Il programma di governo del sindaco è stato quindi messo ai voti ed è passato con 15 voti favorevoli della maggioranza, 5 voti contrari del Pd e 4 astenuti (Forza Italia, Sesto Bene comune e Movimento 5 Stelle).

foto di Roberto Vicario

(ci scusiamo con il consigliere Sacconi, del quale mettiamo foto di archivio perché il file immagine era danneggiato e non abbiamo potuto utilizzarlo)