Giramondo. In Togo per sostenere un ospedale (4)

Mery e Roberto ci raccontano un’altra giornata in Togo in una vacanza di solidarietà con l’associazione The Precious Hands. TOGO – Sabato è dedicato all’organizzazione degli ambulatori. Ci sistemiamo in due aule: nella prima sarà effettuata la misurazione dei vari parametri ( età, peso, altezza, temperatura, pressione e, soprattutto, l’esame per la diagnosi di malaria […]

Mery e Roberto ci raccontano un’altra giornata in Togo in una vacanza di solidarietà con l’associazione The Precious Hands.

TOGO – Sabato è dedicato all’organizzazione degli ambulatori. Ci sistemiamo in due aule: nella prima sarà effettuata la misurazione dei vari parametri ( età, peso, altezza, temperatura, pressione e, soprattutto, l’esame per la diagnosi di malaria e la misurazione della glicemia), nell’altra saranno effettuate le visite. Nell’aula dei parametri sistemiamo le medicine (un messaggio per gli amici che leggono: qui si muore anche per una semplice influenza, i nostri farmaci salvano vite)! Il pomeriggio, perdere tempo è un lusso che non possiamo permetterci, il dottor Ricignolo, il nostro mitico Gae, fa  un corso di BLS, ovvero: di rianimazione cardio polmonare, adattato alle possibilità del villaggio. Ha spiegato ad un elevato numero di persone (l’affluenza  consistente ci ha piacevolmente sorpresi), come devono comportarsi di fronte ad un arresto cardiaco. È un corso pratico immediato per rendere abile la popolazione (sanitari e non) all’esecuzione dei comportamenti e delle manovre necessarie per la rianimazione. Partecipa anche il capo villaggio, questo fatto ci manifesta l’apprezzamento e la stima nei nostri confronti.
Il giorno dopo è domenica. Alle 9 ci dirigiamo verso un villaggio vicino a Todomé, Edé, per assistere alla funzione. Siamo fortunati, perché oggi è la festa delle donne, quindi, sarà una messa particolare.
La funzione è celebrata da tre pastori. Il superiore è il fratello del signor Job, un nostro amico e vicino di casa. La sua presenza qui è, per noi di The Precious Hands, fondamentale.
Ci fanno sedere in prima fila (le sedie di plastica le hanno portate per noi da casa). Ci osservano, ci sorridono. Ma c’è qualcosa di strano…lo capiamo quando ci portano 3 foulards: tutte le donne hanno la testa coperta!
La messa inizia con una preghiera, poi i cori di Todomé e di Edé cantano e danzano che una meraviglia per i nostri occhi e per i nostri mezzi tecnologici. Mi piacerebbe raccontare tutta la funzione, ma impossibile, perché è durata solo quattro ore! “Borja Valero!” direbbe una persona che qui è a tutti noi molto cara…
Fra tutti i nuovi amici, che ci siamo fatti in questo angolo di mondo, non posso non parlare di Richard. È stato al mio fianco, ogni giorno, per aiutare Gaetano. La mia deformazione personale mi ha fatto diventare la sua insegnante di italiano. Grazie a chi, 2 anni fa, tra gli amici di TPH,  gli ha regalato una grammatica italiana e un libro di verbi.
Richard ha 16 anni e un sogno nel cassetto e nel cuore…diventare medico. E noi tutti, con un affetto grande, gli auguriamo di poter essere il futuro del suo villaggio.

Mery