SIGNA – Le colonie dove i bambini trascorrevano i periodi estivi riportano a ricordi di anni passati. A Signa l’assessore Giampiero Fossi ripercorre quelle esperienze: “Grazie alla disponibilità della famiglia Cabrini fu messo a disposizione delle parrocchie di San Pietro a Lecore e di San Miniato a Signa uno spazio adeguato all’interno della Villa e del Parco di Castelletti. – racconta Fossi – Grandi marce, con i sacerdoti e con il tricolore italiano in testa, portavano i bambini da Lecore o San Miniato fino a Villa Castelletti dove iniziavano giochi, canti e attività formative per i ragazzi. La cura dei bambini però non si fermava nel fornire momenti di gioco e di svago: delle cartelle cliniche indicavano esattamente lo stato di salute di ognuno e si verificava alla fine la differenza di peso rispetto all’inizio delle colonie”.
Ai bambini le colonie estive erano occasione per fare incontri ed esperienze. “La storia di queste colonie è continuata fino agli anni Cinquanta – dice Fossi – lasciando nei bambini di allora ricordi indelebili che ancora oggi restano vivi e attuali con tutto il loro carico di amicizia. Grazie a Carlo Cecchini da alcuni anni i bambini, ormai cresciuti, delle colonie Santa Francesca Saverio Cabrini continuano a ritrovarsi nel ricordo di quella che può essere definita come un’esperienza indimenticabile nella quale i grandi valori della religione si sono uniti ad uno spirito sociale segnato da amicizia e solidarietà”.
Quelle esperienze hanno riportato oggi a ritrovarsi alcuni “bambini di allora”.
“Il ritrovarsi, ad Assisi – conclude Fossi – a settanta anni di distanza rappresenta anche l’omaggio ancora vivo dei vecchi ragazzi delle colonie verso dei personaggi come don Pesci, don Squarcini e tutta la famiglia Cabrini che, nel silenzio che richiede il fare del bene, hanno lasciato una bellissima testimone permanente dei più altivalori”.