CALENZANO – Con “Sfide” prende il via il cartellone del Teatro Manzoni che celebra i 25 anni del Teatro delle Donne proponendo 10 titoli. Titoli e racconti che vedono protagonisti: Giulia Lazzarini che rende omaggio ad una grande donna del ‘900, Rita Levi Montalcini, Amanda Sandrelli firma la regia del “Piccolo principe e l’aviatore”, Hanoch Levin massimo autore israeliano, in scena la compagnia Afrodita di Tel Aviv, Saverio La Ruina che dialoga con la madre nel nuovissimo “Masculu e fiammina”, e poi Trincea di signore con Daniela Morozzi e Monica Buco, per ricordare l’alluvione del ’66, mentre Giuliana Musso dà voce alle madri dei 53 militari italiani caduti in Afganistan, Elena Arvig con le parole del premio Nobel Svetlana Aleksievich ci fa riscoprire Cernobyl e Lucrezia Lante della Rovere è Misia, la musa ispiratrice di Picasso, Proust, Cocteau, Debussy, Ravel. E poi Don Milani è il “Disobbediente” di Eugenio Nocciolini e Gabriele Giaffreda e Assia Djebar e “La donna fatta a pezzi”, messo in scena da Filippo Renda e Antonio Fazzini.
Sono sfide vinte naturalmente, la prima fra tutte identificabile in questo quarto di secolo vissuto pericolosamente da un drappello di autrici, registe, attrici, che via via è aumentato, è cambiato, trasformando anche quel po’ di teatro che aveva intorno a sé. Tanti sono i nomi da ricordare, ne citeremo uno solo, quello di Dacia Maraini, ma insieme a lei ce ne sono state tante, tantissime altre, che non nomineremo per non rischiare di dimenticarne alcuna.
Giulia Lazzarini, attrice-simbolo del teatro italiano, grande interprete di tanti spettacoli con Strehler, di importanti sceneggiati televisivi, David di Donatello e Ciak d’Oro 2015 per il film “Mia madre” di Nanni Moretti, con il monologo “Le parole di Rita” rende omaggio a una grande donna del Novecento, Rita Levi Montalcini (venerdì 16 dicembre 2016); Lucrezia Lante della Rovere in “Io sono Misia”, interpreta la musa ispiratrice di Picasso, Proust, Chanel, Ravel, Debussy, Stravinsky, Toulouse Lautrec, Cocteau (sabato 18 marzo 2017); un ritorno sicuramente gradito quello dell’autore-attore Saverio La Ruina con il nuovo spettacolo “Masculu e fiammina”, sul rapporto madre-figlio (sabato 28 gennaio 2017); “Il Piccolo Principe” nella versione di Officine della Cultura è accompagnato dall’orchestra multietnica di Arezzo ed è curato nella regia da Amanda Sandrelli (venerdì 30 dicembre 2016); “Il bambino sogna” del grande autore israeliano Hanoch Levin per la traduzione di Claudia Della Seta è interpretato dagli attori della compagnia Afrodita di Tel Aviv, in cui si incontrano le esperienze umane, artistiche, e interculturali di tante persone, promuovendo l’incontro, il dialogo e la collaborazione tra israeliani e palestinesi (sabato 14 gennaio 2017): un’esperienza e una vocazione multietnica trapiantata anche in Italia per creare attraverso il teatro opportunità di integrazione e di mediazione sociale, culturale e linguistica; altro importante ritorno quello di Giuliana Musso con il nuovissimo spettacolo “Mio eroe” ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione Isaf (2001/2014) in cui l’autrice, attrice e regista dà voce alle loro madri, in una testimonianza di guerra in tempo di pace (sabato 25 febbraio 2017).
Fra le nuove produzioni spicca “Trincea di signore” dell’autrice calenzanese Silvia Calamai, con la regia originale di Barbara Nativi, dedicato al 50° anniversario dell’alluvione di Firenze, che dopo essere stato presentato in anteprima al Bargello arriva in teatro con un nuovo cast composto da Monica Bauco e Daniela Morozzi (venerdì 17 febbraio 2017); “Monologhi dell’atomica”, testo tratto dal romanzo di Svetlana Aleksievich “Preghiera per Cernobyl” e dalle testimonianze raccolte da Kyoko Hayashi in “Nagasaki”, viene presentato nella versione definitiva di Elena Arvigo con la partecipazione di Teodoro Bonci del Bene (sabato 4 e domenica 5 marzo 2017).
In aprile vengono presentate altre due nuove produzioni: lo spettacolo di Eugenio Nocciolini e Gabriele Giaffreda, “Il disobbediente”, che coinvolgerà i giovani allievi della CalenzanoTeatroFormazione, su Don Milani a San Donato (il suo primo incarico fu infatti calenzanese) nel 50° anniversario della morte (da giovedì 6 a domenica 9 aprile 2017 con scolastica il 5 aprile); “La Donna fatta a pezzi” dal racconto di Assia Djebar, con Antonio Fazzini, che si avvale della collaborazione con la casa editrice Giunti e dell’Istituto Francese di Firenze, affronta il tema del terrorismo, della violenza cieca che attacca le scuole, i testi anche più conosciuti, le insegnanti (da giovedì 27 a domenica 30 aprile 2017).
Da quindici anni il Teatro delle Donne cura la stagione al Teatro Manzoni di Calenzano, una programmazione dedicata alla drammaturgia contemporanea e all’innovazione, una delle più inconsuete dell’area metropolitana, presenta quest’anno dieci importanti titoli a cui si aggiunge la rassegna di Teatro Ragazzi e quella di nuovo teatro What’s Up! a maggio. Non mancheranno gli incontri con gli autori e il cinema in biblioteca.Per i più piccoli è già in scena Favole & Merenda, curato da Giulia Aiazzi, giovane attrice, già nostra allieva, adesso anche docente alla CalenzanoTeatroFormazione per la fascia dei bambini.
La CalenzanoTeatroFormazione, sotto la nuova direzione di Andrea Nanni, trova nuova linfa e nuovi adepti soprattutto nelle fasce giovanili, che si avvicinano per la prima volta al teatro. Un buon segno, di questi tempi. L’inaugurazione sarà venerdì 16 dicembre alle 21 con Giulia Lazzerini in prima regionale “Le parole di Rita” dall’autobiografia e dalle lettere di Rita Levi Montalcini.