CALENZANO – L’amministrazione comunale privilegia “gli investimenti immobiliari, realizzazioni di piste, piazze, tenendo conto in misura molto marginale le politiche sociali”. E’ quanto afferma in una nota il Movimento 5 Stelle con i consiglieri comunali Americo D’Elia e Vito Antonio De Natale. “Anche nell’ultima variante al piano urbanistico, approvata nel consiglio del 26 giugno – dicono i consiglieri del M5S – neppure nei provvedimenti di rigenerazione urbana, è prevista alcuna iniziativa volta alla conversione di una struttura qualsiasi in adeguamento a destinazione educativa. Se come in risposta alla nostra mozione del 2016 l’assessore ha definito i nidi strutture a scopo educativo a maggior ragione dovrebbe trovare massima considerazione poiché, il nido, costituisce il momento fondamentale di accesso al processo di educazione e formazione dei futuri cittadini. Il nido costituisce il momento critico per la socializzazione e l’acquisizione della consapevolezza di se nell’ambito del tessuto sociale”.
Il M5S sottolinea nella nota che, “attualmente la gestione tutti gli asili è stata delegata a svariate cooperative private” e ricorda che gli atti presentati dai suoi consiglieri nell’anno scoalastico 2016/2017 sono state 157, di queste 46 sono state soddisfatte e 111 respinte. “Per il 2017/2018 – si legge nella nota – su 138 nuove richieste ne sono state accolte 42”.
I consiglieri pentastellati si augurano che “per settembre si trovino le risorse per colmare questa carenza insostenibile per le tante famiglie”.
“Mentre si pensa di spendere 1 milione di euro per la nuova sede dei vigili – prosegue la nota – nessuno si accorge che 96 famiglie dovranno sborsare oltre 600 euro al mese per avere un nido privato e poter lavorare. Se l’Assessore non è riuscito a fare accogliere e sostenere i necessari provvedimenti per poter svolgere con adeguatezza il mandato che è chiamato portare avanti, si decida ad assumere una determinazione matura e consapevole, seguendo altri esempi che hanno dimostrato responsabilità, e rassegni le dovute, responsabili ed irrevocabili dimissioni, lasciando ad altri l’onere di tale mandato”.