CAMPI BISENZIO – Villa Rucellai, uno sguardo ai quotidiani, dove però spiccano le dichiarazioni di Bernardeschi “a favore” della Juve. Meglio concentrarsi sulle questioni campigiane, sulle circa quaranta richieste già arrivate in Comune per gli incontri nelle abitazioni che partiranno a settembre. Tutto ciò a un anno, mese più mese meno, dalle elezioni amministrative. Parte da qui la nostra chiacchierata con Emiliano Fossi, che anche in questa occasione ha ribadito la sua volontà di ricandidarsi a sindaco alla prossima tornata elettorale.
“E’ una decisione che ho preso da tempo e che è una conseguenza del consenso diffuso manifestato da parte di chi lavora con me. Da parte di tutti, infatti, c’è la determinazione a fare bene anche in futuro dopo anni belli e importanti, durante i quali siamo riusciti a costruire un patrimonio significativo, una solida base di partenza. Più in generale a livello nazionale si registra una situazione politica fluida e non è detto che fra un anno non sia cambiato tutto di nuovo; mentre per quanto riguarda quelli che potrebbero essere i nostri avversari, a Campi vedo forze politiche caratterizzate da un’inesistente capacità di proposta, che basano la loro attività esclusivamente sulle polemiche e sugli esposti”.
Vede degli analogismi con quanto successo a Sesto un anno fa?
“Sesto fa storia a sé e il risultato delle urne è stato contraddistinto da elementi non solo politici ma anche personalistici. Sono state e sono due situazioni diverse fra loro fin dal momento delle candidature, anche in considerazione del fatto che la mia è stata espressione delle primarie. Oggi, tuttavia, al di là delle differenze politiche con la maggioranza che attualmente governa Sesto, c’è una collaborazione di fondo anche perchè sono molti gli aspetti e le questioni che riguardano entrambi i territori”.
Che voto darebbe oggi al lavoro svolto in questi quattro anni?
“Non mi piace dare voti ma sono molto soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare. A partire da una conduzione prudente e accorta dei conti del Comune. Al tempo stesso siamo riusciti a rimettere in moto una comunità al punto che, proprio in questi giorni, un esponente di un’associazione di categoria mi ha detto che adesso “Campi è meglio di Riccione…”. Una comunità, insomma, che ora è molto vivace, non solo in centro ma anche nelle frazioni”.
E se le chiedo di entrare più nello specifico?
“Penso ai lavori fatte nelle strade del territorio, lavori realizzati anno per anno e non, come succede di solito, l’ultimo anno di legislatura per “ingraziarsi” gli elettori. Lo stesso discorso vale per i vari interventi portati a termine per quanto riguarda l’illuminazione, i giardini, le scuole, a partire dalla Matteucci per arrivare al nuovo istituto che vedrà la luce in via di Gramignano. Ma penso anche alle grandi opere, una su tutte il termovalorizzatore, un intervento che per il momento è stato fermato per merito nostro e non di altri”.
Passiamo alle questioni spinose, quelle che in questi giorni sono state spesso al centro del dibattito, non solo politico. Partiamo dalla tramvia:
“Sono state dette inesattezze macroscopiche che nascono dalla non conoscenza delle cose. La tramvia arriverà a Campi, lo dicono gli atti, e non a caso è già stato progettato e ci sono già le risorse per il primo tratto della linea 4, quello che va dalla Leopolda alle Piagge. Il 22 giugno, inoltre, è stato pubblicato il bando per la progettazione del secondo tratto, quello che dalle Piagge arriverà fino a Villa Rucellai e che permetterà ai sindaci del futuro di raggiungere Firenze direttamente dal proprio ufficio”.
Non c’è dubbio che la questione dell’archivio abbia generato non poche polemiche…
“C’è una verifica in corso da parte della Soprintendenza e per il momento non intendo sbilanciarmi. Quello che posso dire è che l’archivio post-unitario, in accordo proprio con la Soprintendenza, sarà collocato in una sede adeguata e con un accesso molto comodo”.
Ogni giorno, anche sui social, ci sono lamentele che riguardano i rifiuti e un abbandono che sembra essere senza fine. Cosa può dire a tal proposito?
“E’ una situazione che Campi condivide con tutti i Comuni dell’area metropolitana. Questa non vuole essere una giustificazione e anche noi, come già annunciato ieri dal sindaco di Signa, Alberto Cristianini, stiamo lavorando con Polizia municipale e Alia per intensificare i controlli e un maggiore uso delle telecamere. Finora, anche se lievi, i risultati ci sono stati. Resto dell’idea tuttavia che, in molti casi, abbiamo purtroppo a che fare con una vera e propria organizzazione criminale, per combattere la quale, da parte di tutti, è necessario un ulteriore salto di qualità”.