Il suo nome è “ponte del Giglio”, la speranza è che non resti nel libro dei sogni

LASTRA A SIGNA – Un ponte di 1.832 metri per un costo complessivo di 70 milioni e che potrebbe chiamarsi “ponte del Giglio”, simbolo di Firenze: questi, in estrema sintesi, i numeri relativi all’intervento di cui si è parlato oggi nel convegno organizzato da Cgil Firenze, Spi Cgil Firenze, Leghe Spi Cgil Campi Bisenzio, Scandicci […]

LASTRA A SIGNA – Un ponte di 1.832 metri per un costo complessivo di 70 milioni e che potrebbe chiamarsi “ponte del Giglio”, simbolo di Firenze: questi, in estrema sintesi, i numeri relativi all’intervento di cui si è parlato oggi nel convegno organizzato da Cgil Firenze, Spi Cgil Firenze, Leghe Spi Cgil Campi Bisenzio, Scandicci e Signe a Lastra a Signa. Intervento che era l’oggetto dell’iniziativa a cui ha partecipato anche il vice-ministro Riccardo Nencini: “Un ponte verso il futuro sull’Arno tra Signa e Lastra a Signa: un progetto per lo sviluppo economico del territorio della Città Metropolitana di Firenze e la qualità della vita dei cittadini delle Signe”. Nell’occasione, infatti, è stato presentato il progetto attuale dell’opera (a favore della quale è nato anche un comitato locale e che nei giorni scorsi era stato al centro di un’altra iniziativa, quella organizzata dai coordinamenti signese e lastrigiano di Forza Italia e al quale era intervenuto il consigliere regionale azzurro Stefano Mugnai) da parte di Antonio De Crescenzo, dirigente della Regione Toscana.

“Il progetto – si legge nella scheda tecnica dell’opera – scaturisce dalla necessità di migliorare il servizio di trasporto pubblico e privato su gomma sulla direttrice Lastra a Signa – Signa – Campi Bisenzio, tenuto conto che, a meno delle viabilità principali (A1 e SGC Fi-Pi-Li), le altre maggiori strade (SRT 325, SRT 66, SS 67) che gravitano nell’area, presentano caratteristiche geometrico – funzionali mediocri e risultano ormai completamente inserite nel tessuto urbano, nonché saturate dagli elevati flussi di traffico presenti. L’infrastruttura si classifica come strada extraurbana secondaria, avente sezione stradale con tipologia C1, ossia con una corsia per senso di marcia di larghezza 3,75 metri e relative banchine di 1,50 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri. Il tracciato si sviluppa dalla rotatoria nei pressi dello svincolo della Fi-Pi-Li e della SS 67 in località Stagno fino a collegarsi con una prima rotatoria alla via di San Colombano, per poi proseguire inizialmente in direzione nord-ovest (parallelamente al depuratore di San Colombano) e quindi verso nord, scavalcando, mediante tre viadotti, l’Arno (circa 600 metri di lunghezza), il lago dei Renai (circa 800 metri) e il Bisenzio con l’adiacente ferrovia Firenze-Pisa (circa 430 metri), per poi intersecare via delle Bertesche e terminare sulla rotatoria esistente sulla SR 66 in località Indicatore, per una lunghezza complessiva di circa 3.885 metri. (..) L’infrastruttura si caratterizza per la lunghezza del tratto in viadotto di 1832 metri, composto da 32 campate, scomponibile in tre parti principali: viadotto Arno, viadotto Renai e viadotto Bisenzio”.

“La Cgil fiorentina si legge in una nota – sostiene la necessità della realizzazione del ponte sull’Arno tra Signa e Lastra a Signa, e che si passi dalla fase della progettazione a quella della realizzazione: è in ballo la qualità della vita dei cittadini del territorio stretti da tempo nella morsa del traffico, così come si tratta di una questione di sviluppo economico. Siamo infatti al cospetto di uno snodo di interesse strategico per la Città metropolitana ma anche per la regione e l’Italia: il ponte, oltre a migliorare la viabilità locale, snellirebbe il traffico sulla Fi-Pi-Li e sul passaggio dalla Piana a Scandicci. Il tutto, senza contare il fatto che in zona opera il Polo della Moda che non merita di scontare – al pari delle altre imprese locali e ovviamente dei cittadini – l’attuale mobilità spesso ingolfata, fattore questo che incide sulla produttività”.

Nelle foto il rendering dell’opera e gli svincoli previsti a Signa e Lastra a Signa