Natale in tavola tra panettoni e “dolci vegani”

SESTO FIORENTINO – Giorni frenetici per gli acquisti natalizi, per i regali da mettere sotto l’albero di Natale e per la preparazione del pranzo del 25 dicembre o della cena del 24 dicembre. E mentre si corre alla ricerca del dono più esclusivo oppure di quello più “naturale” da fare ad amici, parenti e bambini, […]

SESTO FIORENTINO – Giorni frenetici per gli acquisti natalizi, per i regali da mettere sotto l’albero di Natale e per la preparazione del pranzo del 25 dicembre o della cena del 24 dicembre. E mentre si corre alla ricerca del dono più esclusivo oppure di quello più “naturale” da fare ad amici, parenti e bambini, si pensa anche al menù natalizio. La domanda, in questi anni di novità gastronomica, sorge spontanea: classico o moderno? New Age o Veg? Guardandosi un po’ in giro nei supermercati si scoprono, accanto ai prodotti come panettone e pandoro classici (quelli con le uvette e i canditi per i primi e un gran impasto di burro per il secondo) anche nuovi arrivi come i dolci natalizi vegani. Secondo l’Osservatorio Veganok, considerato la lente più autorevole sulle realtà legate ai consumi e ai trend di mercato nell’ambito del vegan, l’affermazione del mondo vegan non è un fenomeno di nicchia, ma è un cambiamento importante economicamente e culturalmente.
Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio, panettone e pandoro, occupano l’80% del mercato dei lievitati. E questi prodotti trovano sempre più spazio nella grande distribuzione. Ma non chiamatelo “panettone”, ma “dolce di Natale Vegan”, così viene definito questo prodotto. A speiegarlo è l’osservatorio vegano che dice che il regolamentato dal D.P.R emanato il 22 luglio 2005 “divide rigorosamente gli ingredienti tra obbligatori e facoltativi. Ed è proprio sulla base di questo distinguo, la dicitura Panettone vegano non può legalmente essere accettata; la denominazione è ammessa  in assenza di uvetta, canditi, farina di frumento per i prodotti senza glutine, in assenza di zucchero o con aggiunta di ingredienti estranei a ciò che viene codificato come tradizione  ma non esistendo nessuna deroga prevista per l’assenza di uova e burro, il panettone vegano non può formalmente definirsi tale. Dovremo chiamarlo Dolce di Natale Vegan”. Risolto questo aspetto possiamo quindi affermare che sulle nostre tavole il Natale sarà aperto a tutti i gusti e le necessità e se ci si contenderà la fetta di panettone classico o di dolce vegano sicuramente saremo tutto d’accordo per brindare con uno spumante italiano.